Esuberi Auchan, nessun accordo
Il caso passa al ministero del Lavoro

Nulla di fatto, il 10 giugno a Roma per la vertenza Auchan, nel terzo e ultimo incontro utile per giungere ad un accordo sindacale nei tempi tecnici dall’apertura della procedura di mobilità. È stato siglato il verbale di mancato accordo che trasferisce, ora, la questione al tavolo del ministero del Lavoro, da cui si attende una convocazione.

La vertenza riguarda 1.345 esuberi in tutto il Paese (scesi di 81 dagli iniziali 1.426). Sul territorio provinciale i posti a rischio sono 29 nel supermercato di Bergamo e 6 nel deposito di Calcinate, per un totale di 35 esuberi.

«Un segnale positivo, almeno, c’è – ha commentato da Roma Luisella Gagni della Filcams-Cgil di Bergamo – Abbiamo appreso con favore che la mobilità volontaria e incentivata avrebbe una massiccia adesione da parte dei lavoratori, soprattutto del nord, secondo un’indagine condotta dall’azienda. In molti sarebbero interessati, con la conseguente sostanziale riduzione degli esuberi. L’accordo non è tuttavia stato raggiunto perché abbiamo chiesto che l’eventuale intesa fosse inclusiva, cioè che prevedesse comunque l’uso di ammortizzatori sociali per coloro che resteranno esclusi dalla volontarietà. L’azienda non ha voluto sentirne parlare, dunque ci rivedremo al ministero».

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