Fallimenti, un 2003 in chiaroscuro

È stato un 2003 in chiaroscuro per i fallimenti in Bergamasca: le procedure aperte al Tribunale sono state 179, tre in più rispetto al 2002. Una situazione certamente non catastrofica considerando le 79.743 aziende attive, addirittura in crescita di ben 1.300 unità rispetto al settembre 2002.

Però il dato non deve essere sottovalutato, perché un segnale negativo viene dalla qualità dei fallimenti: a essere interessate dalle procedure concorsuali sono state anche le medio-grandi aziende, come Big Time Spa, Rete Gamma Spa e Bradi Spa.

Insomma il prolungarsi del periodo di incertezza, i rigori della crisi hanno cominciato a intaccare anche realtà significative. Per quanto riguarda i concordati preventivi (procedura concorsuale con la quale l’imprenditore non registra la disfatta, ma alza «bandiera bianca») il 2003 ha registrato un’impennata: ben 12 casi contro i 4 del 2002 e gli 8 del 2001. Solo un caso per quanto riguarda le procedure di amministrazione controllata.

Se il 2004 dovesse evidenziare finalmente una ripresa di quel ciclo economico-produttivo, atteso con ansia, con ogni probabilità fra dodici mesi ci si potrebbe trovare a compiacersi per un «bilancio annuale dei fallimenti» ai minimi storici provinciali. Il rischio vero, però, è quello che le incertezze pesino ancora per qualche trimestre.

(03/12/2004)

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