Fbm Hudson, timori per l’occupazione

Cessione di strutture e interventi sul personale nella strategia di rilancio della società del gruppo Hamon. L’impegno del sindaco di Terno d’Isola su istituzioni e aziende dell’area nel caso di tagli dell’organico

Riduzione di una parte del personale (con numeri e misure ancora da concordare), cessione di beni della proprietà e un piano industriale che riporti l’azienda competitiva sul mercato mondiale: è la ricetta per garantire il futuro dell’attività produttiva, e lavorativa, della Fbm Hudson Italiana di Terno d’Isola. Sarebbe questo quanto sta predisponendo il gruppo franco-belga Hamon, che controlla l’industria specializzata nella produzione di scambiatori di calore. Il momento delicato per l’azienda e le ipotesi di riorganizzazione dell’attività sono emerse nell’ultimo consiglio comunale di Terno d’Isola.Da fonte sindacale si è appreso che nello scorso mese di ottobre le rappresentanze sindacali si sono incontrate all’Assolombarda con l’amministratore delegato della società: un incontro durante il quale sarebbero state illustrate le difficoltà della società. Secondo quanto si è appreso, per cercare di risollevare l’attuale situazione congiunturale, è possibile possa essere elaborato un piano di rilancio che preveda la cessione di «asset» societari per recuperare risorse e utilizzarle per riequilibrare la situazione, in quanto, secondo il sindacato, la proprietà non intende mettere altro capitale.

Nel corso dell’incontro la proprietà ha inoltre informato che recentemente il gruppo ha ceduto il 50% dello stabilimento in Dubai ad una società della Malaysia. Un processo di dismissione di strutture che potrebbe registrarsi anche sull’area di Terno d’Isola.

Nell’incontro, inoltre, sarebbe emersa la necessità della predisposizione di un piano industriale che riporti l’azienda competitiva sul mercato mondiale così da consolidare la produzione di scambiatori di calore: impianti che oggi sono venduti in tutto il mondo. Un nuovo incontro tra sindacato e azienda per verificare la situazione e con la possibilità di analizzare maggiori particolari sulla riorganizzazione e sul personale, è stato convocato dopo la metà di novembre.

(09/11/2004)

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