Filtecher e Beltrami ritirano la mobilità

Filtecher e Beltrami ritirano la mobilitàLe due aziende tessili chiederanno la cassa integrazione speciale per 38 e 34 lavoratori

Anche la Tessitura Filtecher, come la Beltrami di Cene, chiederà la cassa integrazione speciale al posto della mobilità. L’azienda di Palosco, che finora era sembrata perplessa nel seguire questa strada, ha infatti firmato un’ipotesi di accordo con i sindacati e deciso di ricorrere a questo tipo di ammortizzatore sociale evitando quindi i licenziamenti immediati. La richiesta per i 38 lavoratori (altri 3 sono dirigenti) sarà presentata al ministero del Lavoro nei prossimi giorni e riguarderà un periodo massimo di 12 mesi.

Ieri in Provincia si è svolto un vertice proprio su Filtecher e Beltrami: «Al termine della riunione abbiamo predisposto un documento che verrà allegato alle richieste di cassa integrazione speciale delle due aziende tessili – spiega l’assessore al Lavoro Benedetto Maria Bonomo –. Nella lettera sottolineiamo il nostro impegno a sostenere la riqualificazione e la formazione del personale da ricollocare in altre realtà sul territorio».

La Cigs alla Filtecher scatterà dal primo dicembre. L’azienda di Palosco da quella data cesserà l’attività, anche se continuerà a mantenere in carico i lavoratori. Sarà costituita quindi un’impresa commerciale che dovrebbe riassorbire quattro degli impiegati in esubero. Altre sette saranno ricollocate durante il periodo di Cigs in alcune aziende della zona. Per i rimanenti, infine, si farà ricorso al percorso di riqualificazione che la Provincia metterà in campo. Anche la Beltrami, specializzata in tessuti in spugna, seguirà la stessa strada. Nell’azienda di Cene, che ha uno stabilimento anche a Cazzano Sant’Andrea, gli esuberi, intanto, si sono ridotti dagli iniziali 45 a 34: un gruppetto di lavoratori, infatti, si è dimesso e l’azienda ha deciso di chiedere la cassa integrazione speciale per crisi aziendale per un numero minore di persone.

La richiesta verrà presentata venerdì alla commissione regionale e quindi inviata al ministero del Lavoro che farà conoscere la sua risposta tra qualche settimana. I lavoratori interessati, comunque, resteranno a casa già da lunedì prossimo.

Nell’anno di Cigs i sindacati punteranno a ridurre gli esuberi di almeno il 50%: una parte sarà riconvertita all’interno della stessa Beltrami, mentre si tenterà di ricollocare all’esterno una decina di lavoratori.(12/11/03)

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