Fondo solidale per la Fond. Veronesi
Ubi Banca, già esaurito il plafond

Grande successo per il plafond di 6 milioni di euro del Prestito obbligazionario, di cui parte dei proventi sarà devoluta alla Fondazione Umberto Veronesi. Il plafond è stato interamente sottoscritto, in anticipo rispetto alla scadenza del 16 maggio.

Grande successo per il plafond di 6 milioni di euro del Prestito obbligazionario, di cui parte dei proventi sarà devoluta alla Fondazione Umberto Veronesi per sostenere il progetto di ricerca della dottoressa Maria Elena Sana «Comprendere la genetica della sindrome del cuore sinistro ipoplasico nei bambini», che verrà realizzato presso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il plafond è stato interamente sottoscritto, in anticipo rispetto alla scadenza del 16 maggio.

Soddisfatto il presidente di Banca Popolare di Bergamo, Giorgio Frigeri: «È stato davvero un grande successo, che ci ha offerto ancora una volta l’opportunità di sostenere, attraverso un innovativo strumento finanziario, un importante progetto di ricerca che verrà realizzato all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Mi preme ringraziare tutti gli attori coinvolti nell’iniziativa, Fondazione Umberto Veronesi, i colleghi delle nostre Filiali, che hanno lavorato con grande impegno, e soprattutto i nostri clienti, che hanno apprezzato il binomio rendimento e sostegno di progetti etico/sociali».

Prosegue Paolo Veronesi, Presidente della Fondazione Veronesi: «Sono piacevolmente colpito dal sostegno dimostrato nei confronti di questo importante progetto della dottoressa Maria Elena Sana. Per questo ringrazio nuovamente Banca Popolare di Bergamo, del Gruppo Ubi Banca, e i clienti che hanno sottoscritto i social bond della Fondazione poiché in questo modo continueremo a sostenere un numero sempre maggiore di giovani ricercatori meritevoli che lavorano quotidianamente per migliorare la vita di tutti noi».

Soddisfatto anche Osvaldo Ranica, direttore generale di Banca Popolare di Bergamo: «È da collaborazioni virtuose che nascono successi importanti. E’ bello pensare che questo progetto potrà aiutare tante famiglie e i loro bambini ad ottenere ulteriori risposte e servizi nella diagnostica di patologie così gravi e complesse. Mi piace pensare alla nostra Banca come punto di riferimento sul territorio per il terzo settore e la buona riuscita di questa emissione ci dà ancora maggiore forza nello sviluppare e consolidare tutti quei rapporti con il mondo no profit dei nostri territori, ricchi di generosità e solidarietà».

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