Formai dé mut a quota 6.000

Nel 2003 produzione in aumento del 16%. Già esaurito il marchio blu Luigi Biffi subentra a Demetrio Cerea come presidente del Consorzio di tutela

Cambio al vertice del Consorzio dei produttori per la tutela del Formai dé mut Dop dell’Alta Valle Brembana: Luigi Biffi è subentrato nell’incarico di presidente a Demetrio Cerea in carica dal 1997, anno di «ricostituzione» del consorzio di valorizzazione. Luigi Biffi, funzionario e responsabile dell’Ufficio di Zona della Valle Brembana della Coldiretti, era segretario del Consorzio ed ha partecipato nel 1997 alla riorganizzazione del consorzio

Nel corso dell’assemblea che ha proceduto al cambio della presidenza è stato fatto anche il punto sull’annata 2003 che ha continuato il trend di crescita degli anni precedenti. Si parla in particolare di formaggio «marchiato blu» per la produzione di alpeggio, la più pregiata, e di «marchiato rosso» per quella di fondovalle all’interno di un consorzio che certifica e garantisce la qualità di 14 produttori singoli, di una cooperativa con 24 soci ed infine di uno stagionatore-affinatore di formaggio blu. La produzione è salita dalle 5.197 forme - ciascuna della quali ha un peso compreso tra gli 8 e i 10 chili di prodotto stagionato almeno 60 giorni per il rosso e per il blu di oltre tre mesi - del 2002 alle 6.164 forme del 2003 con un incremento quindi del 16%. Le rilevazioni del primo trimestre 2004 danno una proiezione ancora in crescita del trend di marchiatura.

La produzione rossa rappresenta circa il 60% del prodotto globale, la blu il restante 40%. Va precisato che vengono marchiate soltanto le forme rispondenti ai requisiti ed ai parametri del disciplinare approvato in sede Ue per il riconoscimento della Denominazione di origine protetta che tutela rigidamente il marchio «formai dé mut» escludendo altra produzione anche di aziende socie del consorzio e certificate dal Consorzio.

L’affinamento della professionalità dei produttori viene ripagato dai maggiori redditi aziendali derivanti dall’incremento del numero delle forme marchiate, sempre più ricercate dai consumatori, mentre la professionalizzazione del socio produttore trova supporto nel piano tecnico elaborato ed attivato dal Consorzio.

Sul piano economico, infine, i prezzi minimi all’ingrosso, stabili rispetto all’anno scorso, sono di 7,75 euro al chilo per il rosso e di 8,75 euro per il blu che però è ormai esaurito e che tornerà sul mercato solo nel prossimo autunno dopo la stagione d’alpeggio.

(24/3/2004)

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