Franzoni Filati, aperta la mobilità

È aperta ufficialmente da venerdì la mobilità per 38 dipendenti degli stabilimenti di Pognano e di Albano della Franzoni Filati. Si tratta di un passaggio che era nelle previsioni dopo l’anno di cassa integrazione straordinaria aperto il 25 agosto scorso in funzione della chiusura della sede di Pognano e della riorganizzazione di Albano. I sindacati confidavano nell’ipotesi di prolungare la cassa di altri dodici mesi, possibilità che però è caduta di fronte alla verifica dei requisiti necessari per accedere a una soluzione di questo tipo.

I dipendenti interessati dalla procedura saranno in mobilità a partire dal 25 agosto, giorno in cui scadrà l’anno di cigs. La cassa era stata aperta a suo tempo per tutti i 34 addetti di Pognano e per 46 di Albano. Alcuni lavoratori, nel frattempo, hanno avuto la possibilità di trovare altre collocazioni. Una decina di dipendenti di Albano hanno lasciato l’azienda: di questi, nei primi mesi dell’anno, sei operaie sono state trasferite nello stabilimento che la Franzoni Filati ha a Calcinate. A conti fatti, oggi ad Albano sono rimasti 98 lavoratori dei 108 che c’erano all’inizio della cassa. Conclusa la mobilità, ne dovrebbero rimanere un’ottantina.

A Pognano, invece, 14 lavoratori sono già usciti. Dieci di loro hanno avuto accesso alle liste di mobilità attraverso una prima procedura avviata in modo contestuale all’apertura della cassa e chiusa il 28 febbraio scorso. Per i 20 addetti rimasti si è aperta ora la nuova procedura di mobilità che chiude in modo definitivo il capitolo Pognano. L’attività dello stabilimento è già ferma e i macchinari sono stati trasferiti in parte ad Albano e in parte a Esine, dove si trova la sede principale della Franzoni Filati.

Completata la riorganizzazione, in bergamasca resteranno dunque due sedi della società bresciana e circa 150 dipendenti, di cui una settantina sono a Calcinate.

(10/06/2004)

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