Galbani, l’azienda conferma i piani
Il 26 febbraio un nuovo incontro

È durato quasi cinque ore l’incontro nella sede di Assolombarda a Milano tra i rappresentanti della Galbani-Lactalis e il Coordinamento nazionale sindacale di gruppo, cioè i delegati RSU dei 6 stabilimenti Galbani.

È durato quasi cinque ore l’incontro nella sede di Assolombarda a Milano tra i rappresentanti della Galbani-Lactalis e il Coordinamento nazionale sindacale di gruppo, cioè i delegati RSU dei 6 stabilimenti Galbani.

Sul tavolo, la chiusura dello storico sito bergamasco di Caravaggio (218 persone) e di un reparto di quello di Introbio (quello per il confezionamento del gorgonzola, con 8 dipendenti) in provincia di Lecco.

La notizia era arrivata una settimana fa, lunedì 3 febbraio: per i 218 lavoratori a tempo indeterminato di Caravaggio Lactalis aveva preannunciato una ricollocazione negli altri stabilimenti lombardi, mentre rispetto al destino dei 36 lavoratori a tempo determinato nulla era stato comunicato. Il giorno successivo, 4 febbraio, si erano tenute le assemblee dei lavoratori che avevano proclamato uno sciopero per venerdì 7.

«Il Gruppo Galbani Lactalis riconferma il piano industriale che, partendo dalla necessità di ridurre i costi aziendali, prevede la chiusura dello stabilimento di Caravaggio e del reparto di confezionamento del gorgonzola d’Introbio» si legge nella nota diffusa pochi minuti fa dal Coordinamento nazionale sindacale del gruppo Galbani.

«L’azienda ha anche riconfermato che ricollocherà i volumi produttivi all’interno del Gruppo Lactalis/Galbani Italia ricollocando i lavoratori negli stabilimenti che acquisiscono quelle produzioni (Casale Cremasco, Certosa e Corte Olona). Il Coordinamento ha continuato ad esprimere molte perplessità sulla riorganizzazione aziendale ritenendo necessario un approfondimento più dettagliato su quali siano le politiche industriali del Gruppo. A tal fine è stato riconvocato un incontro con l’azienda ed il Coordinamento per il prossimo 26 febbraio (ore 14.00). A sostegno della difficile trattativa FAI-FLAI-UILA e Coordinamento riconfermano lo stato di agitazione con il blocco di tutti gli straordinari e il proseguimenti di una campagna d’informazione in tutti gli stabilimenti».

«Martedì svolgeremo tre assemblee con i lavoratori per fornire loro i dettagli dell’incontro», hanno detto poco fa Valentino Rottigni della FLAI-CGIL e Gianluigi Bramaschi della FAI-CISL di Bergamo. «Non siamo soddisfatti perché ancora non c’è alcuna chiarezza sul destino dei lavoratori a tempo determinato e in somministrazione al lavoro negli stabilimenti del gruppo».

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