Gandalf sospende i voli E spunta una nuova offerta

La Gandalf ferma i suoi voli, ma non getta ancora la spugna, aggrappandosi all’ultima speranza. La compagnia aerea, con sede legale a Parma, ma sede operativa a Orio al Serio, che ha annunciato settimana scorsa la presentazione dei libri in Tribunale con un’istanza di fallimento in proprio, ha ottenuto ancora quattro giorni di tempo per trovare un «cavaliere bianco» che la salvi in extremis.

Il Tribunale di Parma, che martedì doveva esaminare la situazione della società, ha infatti concesso un’ulteriore proroga fino a venerdì 27 febbraio per esaminare la formulazione della manifestazione d’interesse per un’affitto d’azienda pervenuta da un fondo di diritto americano.

La dilazione di tempo si sarebbe resa necessaria per consentire a questo fondo di presentare un’offerta concreta per la Gandalf tramite una società di diritto europeo.

Se questa offerta fosse giudicata valida dal tribunale, potrebbe essere quindi possibile un proseguimento dell’attività della compagnia aerea e la conservazione di posti di lavoro, attraverso il passaggio per una procedura di concordato preventivo. Se invece anche questa strada dovesse sfumare non resterebbe al tribunale di Parma altra possibilità che la dichiarazione di fallimento della società.

La dichiarazione di fallimento della Gandalf ovviamente comporterebbe la cessazione definitiva dell’attività con la perdita di 130 posti di lavoro. La compagnia aerea ha intanto proceduto alla autosospensione dei voli. Già ieri è rimasto fermo sulla pista di Orio al Serio il volo per Parigi e la compagnia aerea ha comunicato alla Sacbo, la società di gestione dello scalo bergamasco, la sospensione del volo a tempo indeterminato a partire da oggi.

(24/02/2004)

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