Il carovita non frena: a Bergamo rincari per alimentari e ristoranti

L’inflazione bergamasca resta ferma a giugno: secondo i dati Istat rispetto a maggio l’indice generale non ha infatti subito variazioni e il tasso d’inflazione annua si è confermato al 3%. A Bergamo i rincari maggiori hanno interessato soprattutto alimentari e ristoranti. «L’aumento è dovuto soprattutto a frutta e verdura i cui prezzi sono saliti a causa di caldo e siccità», ha spiegato Pierantonio Chiari, presidente del gruppo dettaglianti alimentari dell’Ascom di Bergamo.

Per quanto riguarda i rincari di frutta e verdura, alcuni gruppi della grande distribuzione hanno deciso di lanciare alcune iniziative per mettere un freno ai rialzi. Auchan-Gruppo Rinascente, ad esempio, da oggi fino al 16 agosto nei suoi 35 ipermercati venderà pesche e insalate al prezzo fissato dal fornitore, senza alcun incremento. Esselunga, invece, ha deciso di accollarsi il maggior costo d’acquisto dei prodotti ortofrutticoli: «Il dato di inflazione di Esselunga della scorsa settimana riferito ai prezzi di frutta e verdura – ha spiegato ieri il gruppo – confrontato con la stessa settimana del 2002 è pari a -1,13%: siamo quindi in deflazione».

(19/07/03)

Su L’Eco di Bergamo del 19/07/03

© RIPRODUZIONE RISERVATA