Intesa raggiunta alla «Rubini»
«Evitati i licenziamenti collettivi»

Cisl Fp e Fp Cgil hanno firmato nei giorni scorsi l’accordo preso la Fondazione Rubini di Romano di Lombardia per il distacco dei dipendenti (23 i lavoratori in forza all’ente, più 6 tempi determinati in scadenza) dalla gestione diretta della Fondazione alla cooperativa sociale KCS Caregivers, mantenendo tutti le stesse condizioni contrattuali, perché rimarranno comunque assunti dalla Rubini; alla Coop verrà affidata la sola gestione e organizzazione del personale.

«L’accordo è l’esito finale di un percorso lungo e tortuoso – dichiara Angelo Murabito, segretario generale di Cisl Fp -, che ha portato, grazie all’impegno delle organizzazioni sindacali, a evitare il licenziamento collettivo dei dipendenti della fondazione». Rubini ha avviato da tempo il progetto di aumentare la capienza dei posti letto, presentando la necessità di esternalizzare l’organizzazione e la gestione del personale già presente, al fine di ottimizzare le risorse e rendere sostenibile l’economicità dei servizi offerti, nella prospettiva di migliorare l’offerta ai fruitori. «Con il protocollo sottoscritto si è evitato che l’esternalizzazione avvenisse con il licenziamento dei dipendenti , proprio grazie all’istituto del distacco funzionale».

L’intesa, quindi, mette fine a mesi di proteste partite quasi 6 mesi fa, quando lavoratori e sindacato contestarono le modalità di passaggio dei dipendenti che la Fondazione aveva allora individuato.

Con la stessa intesa, è stato raggiunto anche l’accordo sul premio di produttività (che sarà comunque sospeso per due anni per far fronte alle difficoltà economiche in cui versa la Fondazione). «Esiste la convinzione che il progetto possa portare a una crescita della fondazione stessa e che consenta a tutte le parti di parlare di produttività prima della scadenza del biennio».

Lunedì 27 l’accordo sarà presentato ai dipendenti e sottoposto al loro giudizio. «Siamo soddisfatti per questa intesa – conclude Murabito - che ha visto la collaborazione finale di tutte le parti in causa. A tal proposito mi preme sottolineare come KCS coop si sia impegnata a valutare la stabilizzazione del personale a tempo determinato in scadenza di contratto. La speranza è che questo possa essere un punto di ripartenza al fine di ripristinare un clima aziendale migliore, un benessere organizzativo per i dipendenti, oltre che una ripresa economica dell’Ente capace di garantire e migliorare l’erogazione del servizio ai cittadini di Romano di Lombardia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA