Intesa-Ubi, anche il Car aderisce all’offerta
L’Opas si appresta a superare 66,7%

La notizia comunicata nella mattinata di martedì 28 luglio. Il patto di sindacato a cui aderiscono molti imprenditori bergamaschi e bresciani sarà fondamentale per raggiungere la quota per il controllo dell’assemblea straordinaria. Massiah e Moratti decisione presa dopo il parziale riconoscimento del valore economico di Ubi.

Il Car, uno dei patti tra i soci di Ubi, dopo il parziale riconoscimento del valore economico della banca con l’integrazione cash nell’offerta da parte di intesa Sanpaolo, ha deciso di aderire all’offerta. In una nota, si sottolinea come questa decisione sia legata soprattutto alle «ampie rassicurazioni riguardo: alla tutela e valorizzazione del personale di Ubi; alle aspettative del territorio, anche attraverso la continuità degli enti finalizzati localmente ad attività di solidarietà sociale, con disponibilità ad incrementare le erogazioni attuali; alla continuità nello sviluppo dei progetti in corso con attenzione ai valori della Banca; al rapporto di collaborazione con gli imprenditori azionisti». Gli imprenditori del Car, sottolinea la nota, «esprimono gratitudine e riconoscenza a tutta la governance e al personale di Ubi, alla presidente Letizia Moratti e all’Ad Victor Massiah, che hanno saputo creare una solida e redditizia banca divenuta molto ambita dalla prima banca nazionale».

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La decisione del Car è stata assunta «dopo il parziale riconoscimento del valore economico di Ubi Banca», arrivato con il rilancio in contanti di Intesa, ma «soprattutto dopo aver ricevuto ampie rassicurazioni riguardo alla tutela e valorizzazione del personale di Ubi, alle aspettative del territorio, anche attraverso la continuità degli enti finalizzati localmente ad attività di solidarietà sociale, con disponibilità ad incrementare le erogazioni attuali, alla continuità nello sviluppo dei progetti in corso con attenzione ai valori della banca, al rapporto di collaborazione con gli imprenditori azionisti».

Il Car detiene quasi il 19% di Ubi, attraverso le fondazioni Crc e Banca del Monte di Lombardia, Cattolica Assicurazioni e un gruppo di sei nuclei imprenditoriali di Brescia e Bergamo. Già le fondazioni e Cattolica avevano deciso di aderire all’opas di Intesa, conferendo circa l’11% complessivo del capitale.

L’adesione di tutto il Car garantisce all’opas l’intera quota proiettando Intesa verso l’agevole superamento del 66,7% di capitale di Ubi necessario per controllare l’assemblea straordinaria.

Nella nota gli imprenditori del Car «esprimono gratitudine e riconoscenza a tutta la governance e al personale di Ubi, alla presidente Letizia Moratti e all’amministratore delegato Victor Massiah, che hanno saputo creare una solida e redditizia banca divenuta molto ambita dalla prima banca nazionale»

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