Italcementi, a luglio il closing
della cessione ad Heidelberg

Carlo Pesenti all’assemblea di Italmobiliare: «Lavoriamo per attenuare l’impatto sul personale».

È previsto a luglio il closing dell’operazione di cessione ai tedeschi della HeildelbergCement del pacchetto di Italcementi detenuto da Italmobiliare. Entro fine maggio arriveranno le risposte dell’ antitrust americano e dell’Unione europea. Lo ha detto il consigliere delegato di Italmobiliare, Carlo Pesenti, rispondendo agli azionisti, durante l’assemblea Italmobiliare nella sede di Mediobanca a Milano.

«Stiamo cercando di porre in essere tutte quelle condizioni che potranno tutelare i nostri collaboratori, attenuando l’impatto della ristrutturazione» ha aggiunto in merito agli esuberi annunciati da Heidelbergcement in seguito all’acquisizione di Italcementi: «Heidelberg ha annunciato un piano, di cui noi non conosciamo ancora tutti gli elementi e toccherà a loro condurre le trattative sindacali sui 400 dipendenti coinvolti - ha spiegato Pesenti - Noi aiuteremo i dipendenti a trovare una ricollocazione nel periodo transitorio, che dovrebbe essere di tre anni, per attenuare gli impatti».

Pesenti non si è invece sbilanciato sull’impiego dei 7/800 milioni di euro di liquidità che l’operazione «frutterà» a Italmobiliare.«Strategie e obiettivi - ha detto Pesenti - verranno comunicati al mercato dopo il closing, previsto a luglio». Pesenti ha comunque detto che il «campo di gioco» della Italmobiliare «sono l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti, perché per i Paesi emergenti serve una forza che non abbiamo» e ha parlato delle partecipazioni industriali, citando la BravoSolution: «Abbiamo trasferito la sede negli Usa - ha spiegato - e deve far crescere la propria offerta. In questa ottica potremmo guardare a delle acquisizioni, piccole, con l’integrazione di altre società». Non è prevista a breve una quotazione in borsa di BravoSolution e, nel caso,«la vedo più negli Usa che in Italia», ha detto Pesenti. Infine, pur con piccole partecipazioni in Rcs, «per affetto», e in Ubi, «per dare un segnale», Pesenti ha detto di non ritenere che «l’editoria e le banche saranno strategiche nel futuro di Italmobiliare».

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