Italcementi, Cigs prorogata per 12 mesi
Riguarderà un massimo di 444 lavoratori

Arriva la proroga di 12 mesi della cassa integrazione straordinaria a rotazione per i dipendenti del Gruppo Italcementi.

L’accordo fra sindacati e l’azienda, che riguarda i profili professionali fungibili, è stato siglato nel pomeriggio di martedì fa nella sede del ministero del Lavoro a Roma: riguarderà un massimo di 444 lavoratori dal 1° febbraio 2015 al 31 gennaio 2016.

«La motivazione della proroga risiede nella complessità del processo di riorganizzazione in atto nel Gruppo ed è stata supportata dagli investimenti consistenti che l’azienda ha fatto a partire dalla ristrutturazione dello stabilimento di Rezzato in provincia di (Brescia». Questo il commento unitario delle segreterie regionali di Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, con rispettivamente Duilio Magno, Marco Boveri e Ivan Comotti.

Erano presenti anche i rappresentanti provinciali dei tre sindacati(Giuseppe Mancin, Umberto Giudici e Luciana Fratus. «Rispetto agli iniziali 669 lavoratori che nel gennaio 2013 erano coinvolti dalla Cassa per riorganizzazione nel Gruppo Italcementi, oggi si registra una riduzione del 34% degli esuberi temporanei. Questo avviene - dicono dai sindacati - per gli effetti di gestione dell’accordo precedente che ha registrato una molteplicità di interventi: approdi pensionistici, incentivi all’esodo, distacchi lavorativi, mobilità infra-gruppo,ricollocazione dei lavoratori. Certo il precedente utilizzo della Cassa ha anche registrato i nodi critici della scarsa rotazione dei lavoratori».

In Lombardia la proroga della Cassa straordinaria coinvolge in modo importante la sede centrale di Bergamo, con un massimo di 110 lavoratori collocabili in Cassa. Per la sede della direzione commerciale di Milano si prevede un massimo di 20 lavoratori, mentre saranno 10 per ciascuno dei due stabilimenti di Calusco e Rezzato. Sui 444 lavoratori a livello nazionale, in Lombardia potranno essere coinvolti al massimo 150 dipendenti, pari al 34% del totale.

«Il piano sociale a supporto di questa proroga della Cassa è quello definito nell’accordo del 3 dicembre 2013 a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del gruppo. Quell’intesa definiva - spiegano i sindacalisti - un equilibrio tra la collocazione in Cassa delle persone, il loro sostegno al reddito, le politiche attive e i progetti di formazione».

Il prossimo 20 gennaio nella sede di Arifl a Milano (Regione Lombardia), si terrà un incontro tra le Rsa di Ctg (Centro Tecnico di Gruppo) assistito dalle organizzazioni sindacali e la direzione aziendale per attivare la proroga di 12 mesi anche per 60 lavoratori dipendenti di quell’azienda del Gruppo.

«L’ulteriore utilizzo degli ammortizzatori sociali è propedeutico per raggiungere l’opzione ‘zero esuberi’. A tutti i lavoratori è necessario fornire risposte occupazionali o di approdo pensionistico. L’obiettivo dei delegati sindacali e delle organizzazioni sindacali - si legge nel comunicato - è quello che al termine del percorso di Cassa straordinaria vengano assorbiti tutti gli esuberi temporanei, in modo da non procede con la mobilità imposta. Il consistente contributo che i lavoratori del Gruppo stanno sopportando in questo processo di riorganizzazione è la dimostrazione della loro fattiva disponibilità a risolvere i problemi dell’azienda rispetto alla contrazione strutturale del mercato del cemento nel nostro paese. L’ulteriore anno di proroga della Cassa è la conferma dell’utilità e dell’indispensabilità degli ammortizzatori sociali nei processi di riorganizzazione aziendali, pertanto ogni tentativo di riduzione del loro perimetro è da respingere».

Nei prossimi giorni si terranno le assemblee sui luoghi di lavoro per illustrare alle lavoratrici e ai lavoratori i contenuti dell’intesa e le sinergie con gli accordi precedenti firmati nel gruppo.

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