Italcementi, cultura d’impresa:
«Aziende familiari meno in crisi»

In Italia «le aziende familiari hanno resistito meglio alla crisi, grazie alla prudenza e alla cautela, obiettivi di lungo termine, ma soprattutto grazie alla capacità di adattarsi e di interpretare meglio il presente e il futuro».

In Italia «le aziende familiari hanno resistito meglio alla crisi, grazie alla prudenza e alla cautela, obiettivi di lungo termine, ma soprattutto grazie alla capacità di adattarsi e di interpretare meglio il presente e il futuro». È quanto sostiene il consigliere delegato di Italcementi, Carlo Pesenti, in occasione del convegno annuale della Fondazione, dedicato a «capitalismi e imprese» di scena a Bergamo sabato 25 gennaio.

Inoltre, secondo il presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, «a livello di governance, molte aziende familiari sono più avanti di imprese quotate». Questo modello «permette ai manager una visione culturale allargata», ha detto il top manager intervenendo al dibattito, al quale hanno partecipato anche l’ambasciatore dell’India in Italia, Basant Kumar Gupta, docenti universitari, imprenditori internazionali ed Alex Zanardi.

Negli ultimi venti anni «è diventato molto visibile in numerosi paesi il fenomeno di grandi aziende controllate da famiglie», ha spiegato Guido Corbetta, professore all’Università Bocconi. In particolare, in Italia «le imprese familiari sono cresciute più delle altre imprese tra il 2001 e il 2011 e hanno registrato in media risultati reddituali migliori».

Ma, avverte il professore, «molto lavoro rimane da fare» perché c’è bisogno di «un maggior numero di imprese familiari che raggiunga posizioni di leadership internazionale e che si quoti in Borsa per raccogliere capitale». Italcementi in primis ha alle spalle 150 anni di storia di capitalismo familiare: «un traguardo che testimonia la capacità di fare cultura di impresa», ha sottolineato il numero uno del gruppo, Giampiero Pesenti.

«L’ultimo trimestre 2013 conferma il trend dell’anno. Le azioni intraprese portano dei risultati e qualcosa migliora». Così il consigliere delegato di Italcementi, Carlo Pesenti, a margine del convegno annuale della Fondazione, risponde interpellato sui risultati dello scorso anno. «Avendo fatto azioni di ristrutturazione speriamo di migliorare la performance», ha aggiunto Pesenti, sottolineando che al momento «siamo molto concentrati su noi stessi» per raggiungere questo obiettivo.

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