La Magrini diventa tutta austriaca

La Magrini diventa tutta austriacaIl gruppo Va Tech acquista il 40% della joint venture Vas ancora detenuto da Schneider. Sciolta l’alleanza che quattro anni fa aveva dato vita al terzo gruppo mondiale dell’alta tensione

È diventata tutta austriaca la Magrini, storica azienda dell’elettromeccanica nazionale, ora interamente controllata dalla Va Technologie di Linz.

Si è infatti sciolta la joint-venture nelle apparecchiature per l’alta tensione siglata quasi quattro anni fa, nell’ottobre del 2000, tra la francese Schneider Electric e la austriaca Va Technologie Ag. La Schneider ha infatti comunicato di avere ceduto a Va Tech il suo 40 per cento della società (Vas) nella quale i due gruppi avevano conferito le loro attività a livello mondiale oggetto della joint-venture. In particolare il gruppo francese aveva apportato, tramite la Schneider Electric High Voltage le sue attività nell’alta tensione (rappresentate in Italia dalla Nuova Magrini Galileo, con stabilimenti a Stezzano, Cairo Montenotte, in provincia di Savona, e Battaglia Terme, in provincia di Padova, e dalle sue controllate Stem di Trento e Coelme di Santa Maria di Sala), mentre il gruppo di Linz, che non era presente in Italia, aveva conferito le attività «trasmissione e distribuzione». Della società, operativa dal primo gennaio 2001, la Va Tech deteneva finora il 60% del capitale e il controllo della gestione aziendale, mentre il gruppo Schneider, di fatto, con la sua quota di minoranza del 40 per cento era già un socio essenzialmente finanziario.

Il cambiamento nel capitale di questi giorni per la Magrini - che ha da alcuni mesi assunto la denominazione Nuova Magrini Va-Tech Italia e conta quasi 450 lavoratori (120 a Stezzano, 210 a Battaglia e 120 a Savona) - è quindi indiretto perché il suo capitale resta controllato al 100% dalla Vas, che diventa però ora interamente di Va Tech. Dal punto di vista operativo non sono previsti cambiamenti, in quanto il gruppo austriaco aveva già la gestione del gruppo.

Tra l’altro proprio nei giorni scorsi è stata raggiunta con i sindacati un’intesa sulla collocazione in mobilità, entro il 30 aprile 2005, di 41 lavoratori alla Magrini (nove impiegati a Stezzano e 32 dipendenti di Battaglia Terme), all’interno di un piano di riorganizzazione a livello mondiale di Vas per l’acuirsi della crisi di mercato del settore dell’energia elettrica. In occasione dell’intesa l’azienda ha ribadito al sindacato l’impegno per il ruolo strategico di Stezzano come sito produttivo per l’Italia.

La scelta strategica di quattro anni fa del gruppo Schneider, che ha continuato ad operare autonomamente nel settore della media tensione (anche in Italia, dove in particolare, a Stezzano, ha uno dei suoi principali stabilimenti), è stata quella di creare un gruppo con una dimensione critica sufficiente per competere a livello mondiale nel comparto della alta tensione creando il terzo gruppo del settore a livello internazionale. Sulla scia della decisione del 2000 che ha portato all’individuazione di Va Tech come partner al termine di una ricerca durata alcuni anni, Schneider Electric ha deciso adesso di dismettere la sua partecipazione per concentrarsi sul «core business» della media tensione. Invece per Va Tech l’acquisto rappresenta un consolidamento della sua presenza nel mercato delle apparecchiature per trasmissione e distribuzione di energia.

Nel 2003 Vas, alla quale fanno capo 2.600 dipendenti, ha registrato un fatturato di 620 milioni di euro. L’intero gruppo Va Technologie Ag, quotato in Borsa ha registrato invece un giro d’affari di circa 1.026 milioni di euro, con 6.250 dipendenti.

Il gruppo Schneider, al quale fanno capo come marchi principali Merlin Gerin, Square D e Telemecanique, ha invece registrato nel 2003 un giro d’affari per 8,8 miliardi di euro, con 82.000 dipendenti in tutto il mondo e presenza in 130 nazioni.

(13/07/2004)

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