L'agro-alimentare «tiene»
Nel 2008 l'export cresce del 12%

In netta controtendenza rispetto a molti settori produttivi, l'agro-alimentare lombardo esce da un 2008 con un fatturato addirittura in crescita e in contionuo sviluppo anche nei primi mesi del nuovo anno. Oggi come oggi,il vero problema del settore sembrerebbe essere soltanto la crisi che sta attraversando la Sanpellegrino, peraltro a causa dei dazi americani. Con 70 mila aziende su tutto il territorio lombardo, per 220 mila addetti complessivi, l'agro-alimentare della Lombardia ha una valore produtrtivo di 11 miliardi di euro, pari al 15% del totale nazionale e al 19,5% del Pil della Lombardia. Nel 2008 i volumi del mercato sono saliti dello 0,84% mentre il fatturato dell'1,52%. In forte crescita l'export, salito del 12%. Per quanto riaguarda la Bergamasca, la nostra provincia resta leader nella cosidetta «quarta gamma», ortoverdure fresche insacchettate e/o congelate. Del settore se n'è parlato al congresso della Fai Cisl che si conclude venerdì 3 aprile al Grand Hotel del Parco di Stezzano con la rielezione a segretario regionale della Fai Cisl del bergamasco Attilio Cornelli.

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