Legge Fornero, abrogare l’articolo 24
via libera a proposta di referendum

Il referendum per l’abrogazione dell’articolo 24 della legge Fornero sulle pensioni muove i primi passi. Via libera dalla commissione Bilancio della Regione alla proposta. L’art. 24 prevede l’innalzamento dell’età pensionabile e il blocco della rivalutazione automatica.

Il referendum per l’abrogazione dell’articolo 24 della legge Fornero sulle pensioni muove i primi passi. Via libera dalla commissione Bilancio della Regione alla proposta. L’art. 24 prevede l’innalzamento dell’età pensionabile e il blocco della rivalutazione automatica per i trattamenti di importo complessivo superiore a tre volte il trattamento minimo Inps.

Il disco verde è arrivato dalla commissione presieduta da Alessandro Colucci (Ncd) che nella seduta di mercoledì mattina ha approvato la proposta coi i voti di Forza Italia, Lega Nord, Ncd, Lista Maroni Presidente, Pensionati e Movimento 5 Stelle. Il Partito Democratico ha votato contro.

Per Elisabetta Fatuzzo dei Pensionati, relatrice del provvedimento, con “il referendum i cittadini potranno esprimersi finalmente su una legge che ha causato danni enormi e profonde ingiustizie sociali che non possono in alcun modo essere giustificate con necessità di bilancio. Tra l’altro allungare sempre più l’età pensionabile è un controsenso. Parliamo tanto di staffetta generazionale ma con provvedimenti così gli spazi per i giovani saranno sempre meno”.

Anche per Antonio Saggese della Lista Maroni Presidente è “giusto che i cittadini dicano la loro su un provvedimento calato dall’alto che con gli esodati ha creato una vera e propria emergenza sociale”.

D’accordo sul referendum anche il Movimento 5 Stelle.

Secondo Eugenio Casalino è doveroso “cancellare una norma che ha fatto disastri sociali e ha generato caos normativo, tanto è vero che neanche gli uffici del ministero sono in grado di individuarne con esattezza l’impatto”.

Per Fabio Pizzul del Pd “sicuramente la legge Fornero ha pesantemente colpito i cittadini, è dunque necessario e urgente intervenire per inserire dei correttivi. Riteniamo tuttavia che lo strumento del referendum abrogativo non sia la strada giusta. Non dimentichiamo infatti – ha aggiunto Pizzul - che quella legge fu varata in un momento di emergenza del bilancio dello Stato. Va dunque evitato un provvedimento che la cancelli in toto: vanno fatte precise e puntuali correzioni che sanino le storture provocate ma che allo stesso tempo non mettano a rischio il risanamento di bilancio avvenuto con grandi sacrifici”.

“La proposta di referendum – ha detto il Presidente della Commissione Alessandro Colucci - passa adesso al vaglio del Consiglio. Il testo dovrà poi essere ratificato, come prevede la Costituzione, da altre quattro Regioni e poi sottoposto al vaglio dell’Alta Corte per l’esame di ammissibilità. Ritengo che i dubbi sollevati sulla riforma Fornero – ha detto ancora Colucci - necessitino di risposte da parte del legislatore. Il governo si sta muovendo in tal senso, ma i passi da fare per sanare situazioni che hanno creato una vera e propria emergenza, come gli esodati, richiedono interventi urgenti”.

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