L’Associazione artigiani punta sull’aggregazione

Il discorso vale per l’industria, le banche, il commercio e, dunque, perché no, anche per l’artigianato: oggi, per competere sui mercati esteri, ma anche su quello interno, è sempre più necessario unire le forze attraverso consorzi, associazioni di imprese, alleanze, patti di settore. La via da seguire è quindi quella delle aggregazioni: è questa la «ricetta» dell’Associazione artigiani di Bergamo che ha deciso di intraprendere con decisione questa via.

«Si tratta - dice il direttore dell’Associazione artigiani, Renato Montalbetti - di stimolare la capacità delle imprese di aderire ad iniziative collettive e di organizzare servizi in comune, mettendosi in rete, creando aggregazioni e consorzi, in modo da consentire a qualsiasi impresa, anche la più piccola, di accedere alla ricerca, all’innovazione, alla formazione, all’internazionalizzazione, in breve alla competizione sui mercati mondiali». Questo spirito ha animato il progetto recentemente presentato dell’Associazione artigiani alla Regione Lombardia e ad Unioncamere Lombardia per perseguire l’obiettivo di un rafforzamento competitivo delle imprese dei comparti in difficoltà tipici di tre aree geografiche della nostra provincia: la plastica e gomma del Basso e Alto Sebino, il mobile d’arte di Treviglio e della Gera d’Adda, le tornerie del legno della valle Imagna e di Brembilla. Il consiglio direttivo di Unioncamere-Lombardia ha riconosciuto la validità del progetto-pilota attraverso un finanziamento che sarà presto quantificato.

I settori individuati sono attualmente minacciati dalla concorrenza dei paesi emergenti, per cui si potrebbe assistere alla scomparsa del loro «know-how», tramandato per decenni. Scopo del progetto è quindi la pianificazione di strategie per la salvaguardia di queste imprese. Ad essere beneficiato dal progetto saranno, seppur indirettamente, tutte le aziende dei tre comparti, in seguito saranno individuate le imprese che riceveranno i contributi. Se ne prevedono da 10 a 15 nel settore gomma-plastica, da 5 a 15 nel mobile d’arte e 50 nella torneria del legno.

(21/04/2004)

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