Economia
Mercoledì 30 Luglio 2003
Mercato del lavoro: intesa tra Industriali e sindacati per l’integrazione degli stranieri
La parola d’ordine è collaborazione. Con questo obiettivo le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto un’intesa con l’Unione Industriali sulle politiche attive per l’integrazione dei lavoratori stranieri extracomunitari assunti nelle aziende industriali associate.
L’accordo è stato siglato nella sede degli Industriali e - come spiega un comunicato degli industriali bergamaschi - è uno dei risultati realizzati grazie ad un tavolo di confronto promosso dall’Unione e dalle organizzazioni sindacali «al fine di verificare la possibilità di elaborare e sviluppare progetti congiunti per agevolare l’inserimento in azienda e la gestione dei rapporti con il personale extracomunitario».
Le iniziative sono la diretta conseguenza delle linee programmatiche concordate tra l’Unione e i sindacati nel protocollo del 10 marzo 2003, nella parte riguardante il mercato del lavoro.
L’intesa sottoscritta identifica due campi di intervento: le offerte formative per il personale straniero extracomunitario, in tema di alfabetizzazione e di politiche per l’integrazione negli ambienti di lavoro; i rientri temporanei nei Paesi di origine, eccedenti i periodi di chiusura collettiva per ferie.
Per sensibilizzare maggiormente lavoratori e imprese in merito ai problemi oggetto di intesa e conseguentemente facilitare la condivisione, a livello aziendale, delle strategie di integrazione dei lavoratori stranieri concordate tra Organizzazioni Sindacali e Unione degli Industriali della Provincia di Bergamo, è previsto che entrambe le agevolazioni, definite dall’intesa, diventino operative solo previa la volontaria ratifica da parte delle Direzioni aziendali e delle RSU presenti nelle unità produttive interessate.
Nel corso degli incontri che hanno preceduto la sottoscrizione dell’accordo, Unione degli Industriali della Provincia di Bergamo e Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori hanno anche condiviso I’opportunità di inviare alle competenti amministrazioni pubbliche, quando ritenuto opportuno, segnalazioni congiunte dei principali problemi riguardanti la gestione del personale straniero extracomunitario. In particolare, si è iniziato ad esaminare e ad evidenziare congiuntamente i disagi derivanti, sia alle aziende che ai lavoratori, dalle lente procedure di regolarizzazione - iniziate nel 2002 ed attualmente ancora in corso - anche per la scarsa chiarezza della normativa ed i problemi interpretativi che ne sono conseguiti.
L’accordo porta la firma di Ercole Galizzi, presidente dei Giovani imprenditori dell’Unione industriali e consigliere incaricato per le problematiche riguardanti l’immigrazione, di Enrico Carminati responsabile dell’area sindacale dell’Unione, di Stefano Malandrini funzionario della stessa area sindacale, di Marcello Gibellini segretario Cgil, di Sergio Manzoni segretario Cisl e di Marco Tullio Cicerone, segretario Uil.
(30/07/2003)
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