Metalmeccanica, allarme per le piccole aziende

Rispetto al primo semestre dell’anno scorso, il 2004 nell’industria metalmeccanica bergamasca ha già segnato un raddoppio delle situazioni di difficoltà nell’occupazione. Le rilevazioni della Fim-Cisl evidenziano che nel primo quadrimestre sono state 31 le aziende del settore (quasi tutte piccole) che hanno fatto ricorso a cassa integrazione ordinaria, mobilità e contratti di solidarietà. I lavoratori coinvolti sono circa 1.500, di cui un centinaio posti in mobilità, su un totale di 2.600 occupati.

Nel primo semestre del 2003, quindi in un arco di tempo più lungo, le aziende interessate dal ricorso ad ammortizzatori sociali erano state 16 per 867 lavoratori, più o meno la metà.

A questi dati vanno aggiunte alcune vertenze ancora aperte come la trattativa in corso per i 136 esuberi annunciati alla Dalmine. Il sindacato chiederà nei prossimi giorni un incontro alla Provincia, visto il forte disagio soprattutto nelle piccole aziende. Riduzioni di personale o ricorso a cassa integrazione a fronte di un mercato sempre più difficile non sono più una prerogativa soltanto delle grandi imprese.

(13/05/2004)

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