Moltrasio ai sindacati: sui salari non si tratta

«C’è spazio per la contrattazione aziendale, ma non per quella territoriale». Petteni: pace fatta con Bettoni

«Il nuovo patto sociale a Bergamo c’è già. Non c’è niente da inventare». Il presidente dell’Unione industriali Andrea Moltrasio risponde così a Cgil, Cisl e Uil che con la conferenza per lo sviluppo «Costruiamo il futuro» hanno chiesto di «aprire una stagione nuova di relazioni sul territorio» e hanno annunciato per novembre uno sciopero sui temi della concertazione, della bilateralità e della contrattazione. «A Bergamo – ribadisce Moltrasio – la concertazione ha dato risultati ottimi. Di sicuro si può fare di più, ma non vedo svolte». Resta il nodo dei salari e della contrattazione territoriale. Gli industriali ribadiscono che non ci sono margini di trattativa: «Sui salari a livello territoriale non c’è ragione per trattare», ripete Moltrasio. «L’unica contrattazione di secondo livello che ha senso è quella aziendale e in più occasioni si è dimostrato che funziona».

Intanto si smorzano i toni dello scontro di martedì sul Patto per Bergamo tra Valerio Bettoni, presidente della Provincia, e Gigi Petteni, segretario della Cisl. Ieri sera in via Tasso c’è stato un incontro tra Bettoni e i sindacati (già in agenda prima della convention di martedì alla Fiera Nuova) e il clima sembra essersi rasserenato. «Basta polemiche, ora al lavoro», commenta Petteni: «Cominciamo piuttosto a gestire i contenuti emersi da un’assemblea importante che aumenta i livelli di responsabilità a cui siamo chiamati».

(07/10/2004)

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