Moog di Almenno S. Bartolomeo
La Fiom Cgil respinge gli esuberi

Delle 52 settimane di cassa integrazione a disposizione ne sono passate 26, la metà. Ecco perché la Fiom-Cgil respinge gli esuberi annunciati martedì dalla Moog Italiana di Almenno San Bartolomeo e chiede che si continui con la cassa. Sui 42 lavoratori sarebbero in 14 ad essere in esubero nell’azienda metalmeccanica che produce viti a ricircolo di sfera e rulli per movimentazione degli aeromobili.

Mercoledì mattina - dice Cgil in un comunicato stampa - si è tenuta un’assemblea coi lavoratori, dove è stato deciso uno sciopero per il pomeriggio, ma senza presidio. L’astensione dal lavoro è iniziata alle 13 e durerà fino alle 17.

“Siamo fortemente contrari al ricorso alla procedura di licenziamento, perché le alternative ci sono. Come spesso accade, però, avendo a che fare con una multinazionale le scelte vengono operate in maniera autoritaria come pure diventa autoritario il rapporto col sindacato” ha commentato poco fa Valter Pirovano della Fiom-Cgi di Bergamo. “Chiediamo di proseguire con la cassa ordinaria, visto che ci troviamo a metà del suo periodo naturale. Abbiamo ancora a disposizione, infatti, 26 settimane, a cui può seguire il ricorso ad altri ammortizzatori. In passato l’azienda ci aveva chiesto un rapporto di collaborazione. Lo avevamo avviato. Con la decisione unilaterale annunciata ieri e assolutamente inattesa è chiaro che l’azienda ha mandato all’aria quel rapporto. Se poi i vertici nazionali di Confindustria invitano da tv e giornali ad utilizzare tutti gli strumenti per evitare il ricorso ai licenziamenti, la Confindustria locale dovrebbe far qualcosa per seguire quel consiglio: quando le sue aziende associate si presentano per chiedere di utilizzare lo strumento della riduzione degli organici, Confindustria di Bergamo dovrebbe adoperarsi affinché le proprie consociate ricorrano ad ammortizzatori sociali che evitino i licenziamenti”.

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