Operazione Conad-Auchan
Curno, lunedì l’assemblea

Integrazione Auchan- Conad, avanti tutta. Prima assemblea sindacale, lunedì 16 settembre all’Iper di Curno, per illustrare ai lavoratori i passaggi che li attendono nei prossimi mesi quando i primi tre negozi bergamaschi del colosso francese (Curno, Bolgare e Romano) passeranno al Gruppo Conad.

Un’operazione, che coinvolge 18 mila lavoratori a livello nazionale, 700 in Bergamasca, frutto dell’accordo che ha visto la cessione di un totale di 290 tra ipermercati Auchan e supermercati Simply in Italia al Consorzio nazionale dettaglianti. Entro febbraio tre punti vendita bergamaschi ( i Simply di Bolgare e Romano e l’Ipermercato di Curno) cambieranno le insegne, per un totale di 340 i dipendenti. Per gli altri 4 negozi (gli Iper Bergamo e Antegnate e i supermercati di Verdello e Sarnico) ancora non sono stati definiti i tempi. Mercoledì l’incontro a Roma tra la società Bdc (partecipata al 51% da Conad e al 49% dalla Wrm di Raffaele Mincione) e sindacati, non ha sciolto tutti i nodi. Restano le «perplessità», sottolineano i sindacati, sugli sviluppi di un’operazione che ha portato al salvataggio di una catena da tempo in crisi ma che potrebbe non essere indolore. Per il 18 e 23 settembre sono stati fissati nuovi incontri, mentre Conad ha ribadito la volontà di «valorizzare tutta la rete ex Auchan». «Conad non ha presentato un piano per il rilancio - sottolinea Maurizio Regazzoni, segretario Uiltucs Bergamo - Non basta valorizzare la ex rete Auchan. Il nostro obiettivo è salvaguardare i 18.547 dipendenti fornendo ammortizzatori sociali, mobilità esclusivamente su base volontaria. Per ora sono solo dichiarazioni noi richiediamo un accordo con un passaggio al Mise che garantisca la salvaguardia dell’occupazione».

Il nodo occupazionale resta il tema di fondo anche per Alberto Citerio , segretario provinciale Fisascat-Cisl di Bergamo « I trasferimenti di questi primi tre negozi - spiega - ci aspettiamo avvenga, come annunciato, attraverso una cessione di ramo d’azienda con la relativa tutela del personale». I sindacati mirano però a scongiurare il rischio «spezzatino» e garantire fin da subito regole e tutele uguali per tutti. «Vogliamo risposte anche su che tipologia di gestione è prevista per i punti vendita Auchan di Bergamo, Antegnate, Verdello e Sarnico e che succederà agli addetti che attendono di sapere quale sarà il loro destino».

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