Pigna e il futuro dell’azienda di Alzano
Una settima di attesa: si decide il 29

Come era prevedibile aspettarsi, anche alla luce delle novità emerse nelle ultime ore, l’udienza sul futuro della Pigna si è aperta giovedì mattina ma è stata quasi subito aggiornata alla prossima settimana.

Il Tribunale di Bergamo infatti, presidente Mauro Vitiello, dopo aver incontrato i legali della società di Alzano e i commissari giudiziali, ha concesso una settimana di proroga per l’analisi della documentazione presentata.

Si ritorna in aula quindi giovedì 29 settembre ed è inutile dire che i lavoratori di Alzano vivranno un’altra settimana di «passione» prima di conoscere il destino sul loro futuro. D’altronde è un anno esatto che la procedura è stata avviata: era infatti proprio il 23 settembre 2015 il giorno in cui la proprietà di Pigna aveva presentato domanda di preconcordato in continuità aziendale per poi, depositare, a dicembre il piano industriale ed essere ammessa in gennaio al concordato preventivo dal Tribunale di Bergamo.

In un anno però sono cambiate molte cose: la principale è che a fronte di una sola manifestazione d’interesse per entrare nel capitale societario legata al primo piano (allora formulata dai tedeschi di Arti Group), nei mesi successivi i contatti con altri gruppi e fondi nazionali ed esteri si sono moltiplicati. Il passaggio forse più importante di quest’anno si è però verificato quest’estate con il nuovo fondo Idea Capital che fa capo al gruppo De Agostini, dedicato alla ristrutturazione industriale e finanziaria di aziende in tensione finanziaria, ha rilevato dalle banche creditrici dieci milioni di debiti Pigna. Da quel momento era chiaro che il gruppo editoriale di Novara avrebbe fatto ulteriori mosse e puntualmente, a meno di 24 ore dall’udienza di ieri, è arrivata l’offerta per rilevare la maggioranza di Pigna. Giovedì prossimo vedremo se la Commissione giudicante riterrà questa opzione percorribile, dando il via libera a una nuova fase di vita della Pigna.

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