Pigna, passa la cassa speciale

L’ipotesi riguarda 46 lavoratori, compresi quelli della Rilecart La procedura di licenziamento sarà ritirata, se ne riparlerà più avanti

Ha fatto un altro passo avanti la trattativa sugli esuberi fra gli impiegati della Cartiere Paolo Pigna di Alzano. Non si è ancora all’accordo formale, ma nell’ultimo incontro azienda e sindacati hanno convenuto di richiedere la cassa integrazione straordinaria, strumento che si ritiene utile per affrontare la riorganizzazione del settore impiegatizio.

La procedura di mobilità aperta l’8 aprile scorso per 35 «colletti bianchi» sarà dunque ritirata.

Mercoledì prossimo l’ipotesi di soluzione della vertenza sarà presentata ai lavoratori in assemblea. Il primo giudizio espresso dai sindacati - Fistel-Cisl, Slc-Cgil e Uilcom-Uil, insieme alla rappresentanza sindacale unitaria - è comunque positivo.

Infatti, nel comunicato diffuso dopo l’ultimo incontro scrivono: «Riteniamo quanto previsto un ulteriore passo in avanti verso la gestione del processo di riorganizzazione perché ci permette di gestire in maniera meno traumatica il problema degli esuberi e, contestualmente, di verificare nel tempo le reali esigenze organizzative dei vari uffici e una loro eventuale correzione».

Una seconda novità è l’intenzione di unificare la trattativa relativa alla Pigna con quella aperta per gli esuberi alla Rilecart, l’azienda metalmeccanica del gruppo che ha sede sempre ad Alzano e per la quale si è parlato di una decina di esuberi su una sessantina di dipendenti. Nel prossimo appuntamento, fissato per martedì 1 giugno, la delegazione sindacale trattante sarà allargata dunque alla rappresentanza della Rilecart e si discuterà per entrambe le realtà di una bozza d’accordo per chiedere al ministero la cassa integrazione straordinaria, si ipotizza per un totale di 46 dipendenti sulle due unità produttive, e revocare la procedura di mobilità aperta.

(21/05/2004)

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