Poste, aperte due vertenze
Sciopero all'inizio di aprile

Una vertenza che riguarda tutta la regione ed un'altra solo bergamasca agitano il settore lombardo delle Poste. Il primo conflitto con Poste Italiane è stato aperto lo scorso febbraio dai sindacati di categoria regionali di Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Ugl e riguarda i lavoratori addetti agli sportelli degli uffici postali. La vertenza porterà ad uno sciopero all'inizio di aprile contro la carenza negli organici di circa 400 unità alla sportelleria e di operatori commerciali negli uffici postali; contro i mancati investimenti in innovazione, in strutture, strumenti e mezzi; contro una formazione ritenuta dai sindacati insufficiente che non mette il personale nelle migliori condizioni per offrire servizi di qualità.

Oltre alle questioni che riguardano tutta la regione, a Bergamo i sindacati unitamente alle Rsu di filiale 1 e 2 si sono anche mossi in una dimensione tutta provinciale aprendo, il 24 febbraio scorso, una seconda vertenza contro Poste Italiane per risolvere i disagi che colpiscono i lavoratori del recapito, cioè i portalettere, e, di conseguenza, anche i cittadini.

«Siamo di fronte ad una vera e propria fase di disorganizzazione aziendale: ad esempio, registriamo un utilizzo non regolare della flessibilità prevista per assenze improvvise di personale. Questo strumento viene utilizzato dall'azienda anche per coprire periodi di ferie, cioè assenze di personale ampiamente prevedibili - spiega Fabrio Truzzi della Slc-Cgil di Bergamo - La vertenza riguarda anche il mancato rispetto degli accordi e delle regole contrattuali nella gestione della carenza di personale addetto alla smistamento della posta. Per illustrare lo stato di avanzamento di entrambe le vertenze abbiamo organizzato due cicli di 13 assemblee ciascuno con i lavoratori sia del recapito che della sportelleria, dal 15 al 25 marzo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA