Prezzi, Bergamo tra le città più «salate»

Continua la polemica sul caro-prezzi a Bergamo. La denuncia è partita dalla Federconsumatori, secondo cui il costo di ben 13 dei 23 prodotti contenuti nel paniere locale subirebbe a settembre, rispetto ad agosto, una notevole lievitazione. Per sette prodotti, dice Federconsumatori, il costo rimane invece invariato e solo in tre casi è caratterizzato da una diminuzione compresa tra lo 0,1 e lo 0,4%.

«Il costo della vita a Bergamo - dichiara Umberto Dolci, presidente provinciale di Federconsumatori - è aumentato del 3% a luglio contro 2,6% della media nazionale, del 3,3 ad agosto a fronte del 2,8 nazionale e si presume che gli aumenti dei prezzi a settembre siano più vicini al 4 che non al 3,5%». A fronte di questa situazione la Coldiretti di Bergamo precisa come i prezzi all’origine subiscano poche lievitazioni, salvo crescere nei passaggi successivi. L’esempio usato dalla Coldiretti è quello del latte: su 128 euro spesi per acquistare 100 litri di latte, il 44,91% dei proventi va all’industria, il 38,15% alla grande distribuzione, 4,62% va ai resi, il 4,92% all’Iva e solo il 35,4% ai produttori.

(25/09/03)

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