Radici trasferisce in Italia la produzione tedesca di tappeti

In un tempo in cui tutta la produzione sembra abbandonare l’Italia per i costi troppo elevati e trovare così posto all’estero, Radici va contro tendenza. Sarà infatti trasferita interamente in Italia la produzione di moquette del Tappetificio Nazionale Pietro Radici di Cazzano Sant’Andrea. Nei prossimi mesi infatti anche gli impianti della Sit-in Westfalia in Germania saranno infatti trasferiti nello stabilimento della Val Seriana dove già sono stati spostati nei mesi scorsi i macchinari della fabbrica di Vighizzolo di Cantù. L’impianto tedesco, specializzato in moquette in velluto e pezzi alti cinque metri (produzione attualmente non esistente a Cazzano Sant’Andrea) realizza più di un milione di metri quadrati di moquette all’anno. Il trasferimento dalla Germania inizierà questo mese e già a fine anno la produzione del reparto «tufting» (il tipo di produzione realizzato dalla Sit In Westfalia) di Cazzano salirà da 14 mila a 18 mila metri quadrati al giorno. All’inizio del 2005 sarà poi trasferita anche la tintoria e gli impianti di finissaggio per i pezzi alti cinque metri. Mentre tutta la produzione in lana sarà quindi «Made in Bergamo», lo stabilimento Radici Tessuti avviato due anni fa in Campania, ad Airola (provincia di Benevento) diventerà il polo dei tessuti in fibra polipropilenica. Un’altra novità nell’azienda è poi l’acquisto di uno stabilimento di 5 mila metri quadrati in Ungheria, a Mihalyfa, vicino alla frontiera con l’Austria, dove saranno installati impianti per la filatura di lana ora inutilizzati a Cazzano. La produzione (prevista in 1,5 milioni di metri quadrati all’anno), con circa 30 dipendenti, verrà iniziata in primavera e sarà destinata principalmente ai mercati dell’Est.

(05/11/2004)

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