Ricerca sul mondo del lavoro: nella Bergamasca i diplomati hanno più opportunità dei laureati

Nella Bergamasca i laureati sono «braccia strappate alla produttività». È il dato sorprendente di una ricerca condotta da Excelsior ed elaborata dalla Camera di Commercio di Milano, secondo la quale il mondo del lavoro nella nostra provincia ha meno necessità di «dottori» rispetto alla media regionale, ed offre più possibilità di occupazione a coloro che possiedono un titolo di studio minimo o una formazione professionale base, fornita da un corso biennale.

L’indagine, riferita al 2003 e condotta su un campione con l’obiettivo di formulare previsioni occupazionali e fabbisogni professionali, non esclude che persone con scolarità superiore siano impegnate in mansioni di livello inferiore, con un sacrificio di risorse.

Dunque, secondo questa ricerca, Bergamo chiede ai neo assunti livelli d’istruzione inferiori alla media lombarda. In particolare sulle previsioni di nuove assunzioni da parte dell’economia bergamasca, per il 45% sono mansioni per le quali basta la licenza di scuola media, ed è superiore ai dati regionali anche la richiesta di formazione professionale. Sotto la media è invece la richiesta di assunzioni di persone con diploma superiore e soprattutto di laureati.

I dati, presentati oggi a Milano nel corso della presentazione di un master dell’Università Iulm, indicano infine la possibilità di assunzione di laureati nella regione è superiore alla media nazionale, e che la richiesta più alta viene dai settori del credito, dei servizi alla persona, dell’istruzione e della sanità, dove la maggioranza del personale ricercato deve uscire dall’Università.

(25/03/2004)

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