Rocca: il declino si è fermato
ma non si vedono segni di ripresa

«Il declino si è fermato, ma non vediamo con chiarezza i segni della rinascita». Così il presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, nel corso della presentazione del piano strategico 2014-2016 dell’Associazione «Far volare Milano».

«Il declino si è fermato, ma non vediamo con chiarezza i segni della rinascita». Così il presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, nel corso della presentazione del piano strategico 2014-2016 dell’Associazione «Far volare Milano».

Questo, ha detto Rocca, «e’ il momento piu’ critico, tra stagnazione perdurante dopo una lunga e pesante crisi, e la necessita’ di un forte rilancio. Se stiamo fermi, siamo destinati all’asfissia. Per questo lanciamo un messaggio forte, a Milano e al Paese».

In questo momento, «gli ordinativi stanno aumentando e gli indicatori di fiducia mostrano un maggiore ottimismo. Ma questi segnali vanno colti non per restare immobili, sono un’occasione per ragionare in modo meno traumatico, ma questo stato di leggera ripresa non e’ sufficiente, serve una ripresa molto piu’ forte». Quello che si nota al momento e’ un «livellamento della discesa» e questo stato di cose «e’ insostenibile nel lungo periodo».

La ripresa di oggi «non sembra dare recupero all’occupazione». La disoccupazione in Lombardia, attualmente al 7,7%, «potrebbe crescere ancora nel futuro. Questo e’ un momento molto critico, siamo tra il rischio rottura e il rischio asfissia, la strada e’ strettissima». Sul tema della riduzione del credito alle imprese, Rocca ritiene che «ormai stanno uscendo dal mercato quelli che non ce l’hanno fatta e quindi il rischio di credito di chi resta e’ inferiore».

LE ELEZIONI - «Non siamo convinti che nuove elezioni subito siano una soluzione, ma la stabilita’ per come e’ interpretata oggi ci avvicina al rischio asfissia». Lo ha detto il presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, nel corso della presentazione del piano strategico 2014-2016 dell’Associazione «Far volare Milano» rispondendo alla domanda di un giornalista. «La stabilita’ - ha sottolineato - non e’ un elemento sufficiente e l’attuale stabilita’ e’ insostenibile. Se stabilita’ diventa immobilismo non va bene. Ora abbiamo una leadership giovane, una nuova generazione politica che deve dimostrare di essere diversa». Rispondendo poi alla domanda di un giornalista he gli chiedeva un commento sul Job Act a cui sta lavorando il Pd guidato da Matteo Renzi, Rocca ha detto: «Siamo totalmente positivi su questa proposta. Riteniamo che portare i giovani in azienda senza contratti stabili sia sempre meglio che lasciarli in strada o in balia del precariato. I contratti a tempo indeterminato sono un matrimonio che dura tutta la vita, dobbiamo uscire dalla logica dello stesso lavoro, nella stessa posizione e nella stessa citta’ per sempre».

I «FORCONI» - «Il nostro compito non e’ criticare ma svuotare le occasioni di protesta e questo e’ possibile solo facendo crescere le imprese». Lo ha detto il presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, rispondendo alla domanda sul movimento dei Forconi. «La nostra focalizzazione e’ costruire piu’ che criticare e abbiamo bisogno di azioni in questo senso. Se non facciamo in fretta, declineremo ancora e avremo problemi sociali».

FAR VOLARE MILANO Un piano strategico per tre anni, articolato in 50 progetti concreti con l’obiettivo di «far volare Milano per far volare il Paese». Questo il programma per il 2014-2016 presentato oggi dal presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca, come risposta al momento critico che sta attraversando l’economia del Paese. «Il quadro di fondo - ha detto Rocca - e’ estremamente delicato. Milano vuole fornire un metodo e dei contenuti che possano servire a tutto il Paese perche’ riteniamo che se non vola Milano non vola neanche l’Italia. C’e’ l’esigenza pressante di liberare le energie presenti».

Al centro, l’idea dello sviluppo di Milano come Citta’ metropolitana, «intesa come fulcro del capitale umano, come hub di conoscenza». E per contribuire a questo sviluppo e’ necessario «che le energie delle imprese siano liberate da lacci e lacciuoli». A partire dalla riduzione della pressione fiscale.

«Serve una profonda ristrutturazione dello Stato - ha detto Rocca - ma la lentezza con cui questi temi vengono affrontati e’ incompatibile con le esigenze delle imprese. Non possiamo chiedere alle imprese di crescere e ampliarsi in una situazione come questa e se le imprese non crescono, non cresce neanche l’occupazione”»Basti pensare, ha spiegato Rocca, «da quanto tempo si parla di abolizione delle Province».

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