Saldi estivi agrodolci al giro di boa

Giro di boa per i saldi estivi che, iniziati lo scorso 3 luglio, saranno proposti fino al 31 agosto. Anche a Bergamo l’interesse verso i saldi non sembra particolarmente elevato, anche se le vendite con lo sconto sono maggiori rispetto al poco soddisfacente andamento nazionale. Il dato poco confortante che emerge riguarda il costo dei prodotti, rimasto in molti casi consistente nonostante il ribasso applicato. Resta dunque un ricordo l’assalto ai negozi per i saldi, che si verificava fino a qualche anno fa. Discordanti appaiono i punti di vista espressi dalle due maggiori organizzazioni di categoria dei commercianti.Per Claudio Re della Confesercenti «a Bergamo i saldi non stanno andando molto bene, come del resto a livello nazionale. Due i fattori principali: da una parte la caduta dei consumi delle famiglie, dall’altra l’esigenza di fornire direttive più chiare su questa materia». Il prolungamento eccessivo dei saldi, in aggiunta alle vendite promozionali, darebbe un’immagine negativa al consumatore. L’offerta dovrebbe rappresentare il fatto straordinario e invece sta diventando la norma, mentre la vendita degli articoli a prezzo pieno è divenuto evento eccezionale.

Per Roberto Ghidotti, funzionario dell’Ascom, «i saldi stanno andando abbastanza bene, fermo restando che far partire quelli estivi il 3 luglio è prematuro. Se da un lato rappresentano un sollievo per i commercianti, dall’altro inducono i clienti a posticipare volutamente le spese per pagare meno gli articoli. Se si tratta di saldi di fine stagione non ha senso proporli all’inizio di luglio e per di più per sessanta giorni anziché per un periodo di trenta come avveniva prima».

(07/08/2004)

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