Seat, no alla fusione con Dmail
Respinto il piano e 60 milioni

Non è bastato un rilancio importante messo sul piatto a metà settimana: a sorpresa Seat boccia il piano di integrazione di Dmail e decide di portare avanti la sua proposta concordataria.

Non è bastato un rilancio importante messo sul piatto a metà settimana: a sorpresa Seat boccia il piano di integrazione di Dmail e decide di portare avanti la sua proposta concordataria.

Una decisione abbastanza inattesa dopo che dal duo Percassi-Farina era arrivato un significativo ritocco dell’offerta iniziale: dai 46 milioni si era infatti passati a 60 milioni di euro, con condizioni migliorative anche sul fronte del concambio.

Nonostante ciò è arrivata la doccia fredda: secondo il board di Seat, l’offerta di D.Holding (società che fa appunto capo per il 50% ciascuno a Percassi e Farina) non presenta «quelle caratteristiche di certezza, di convenienza e di assenza di rischio che potrebbero giustificare, nell’interesse della società, di Seat Pg Italia e dei rispettivi creditori, l’interruzione dell’attuale percorso concordatario fino a ora proseguito con successo, che la società considera prossimo a una positiva conclusione».

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 14 giugno 2014

© RIPRODUZIONE RISERVATA