Sestini: «L’economia bergamasca è in una fase di stanca»

Alla ex Borsa Merci di Bergamo la presentazione del «Rapporto sull’Economia Bergamasca nel 2004»

Per la nostra provincia è un momento statico. Ma alcuni punti di forza sono riconosciuti anche dai numeri: per esempio non c’è disoccupazione, e in più le imprese orobiche riescono ad esportare, soprattutto in Europa, che si conferma bacino storico. È il quadro tracciato dal presidente della Camera di commercio di Bergamo, Roberto Sestini, durante la presentazione del «Rapporto sull’Economia Bergamasca nel 2004», oggi alla ex Borsa Merci di Bergamo.

Le esportazioni - ha confermato - quest’anno registrano un incremento significativo, il 15%. C’è comunque un «ma»: i risultati sono stati mantenuti grazie al fatto che le imprese riducono il loro margine. E questo potrebbe essere il vero problema per il futuro, perché meno margini significano minori investimenti in tutto: impianti, macchinari, ricerca.

«Abbiamo la possibilità e il carattere - ha sostenuto Sestini - di rimboccarci le maniche: se Bergamo riesce ad esportare nell’attuale contesto macroeconomico, sotto il peso del supereuro, saprà recuperare sicuramente in futuro: per questo, quindi, la fiducia è piena sulle possibilità di un prossimo, forte, sviluppo».

Il presidente della Provincia, Valerio Bettoni, ha sottolineato l’importanza della ritrovata sinergia territoriale che ultimamente la nostra provincia sta dimostrando: «C’è una condivisa voglia di fare sistema e questo non solo è positivo, ma anche produttivo».

Andrea Forti dell’Irs di Milano, coordinatore del «Rapporto sull’Economia Bergamasca 2004» ha sottolineato come in vent’anni la provincia di Bergamo ha registrato una crescita sostanziale riuscendo a creare 78 mila posti di lavoro, prevalentemente nel terziario, senza intaccare la forte componente manifatturiera: «Un quarto delle opportunità occupazionali creati nel periodo in Lombardia». I cambiamenti in corso sono per lui confermati anche dall’aumento dell’occupazione nei comparti ad alta e media tecnologia.

(20/12/2004)

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