Sospendere le rate dei mutui
Accordo tra banche e sindacati

Un altro passo in avanti contro gli effetti della crisi economica: è stato siglato nel primo pomeriggio di venerdì 3 luglio in Camera di Commercio di Bergamo il Protocollo d’intesa sulla “Sospensione delle rate dei mutui”, fortemente richiesto dai sindacati agli istituti bancari provinciali. Ad apporre la firma c’erano i segretari generali di Bergamo di Cgil, Cisl e Uil e i rappresentanti di Ubi - Banca Popolare di Bergamo S.p.A. e della BCC di Treviglio.

Dopo il “Patto per la casa”, stipulato il 12 giugno scorso a sostegno del settore immobiliare provinciale e, risalendo indietro di qualche mese, dopo la firma, la vigilia di Natale 2008, del Protocollo sull'anticipo della cassa integrazione (anche in deroga) per i lavoratori in difficoltà (fra sindacati e il 90% degli istituti di credito della provincia), ora l’accordo riguarda la possibilità “di posticipare il pagamento della rate dei mutui ipotecari concessi per l’acquisto dell’abitazione principale senza l’applicazione di oneri finanziari aggiuntivi a causa di difficoltà economiche indotte dalla perdita del posto di lavoro o da provvedimenti di mobilità o di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e/o in deroga che abbiano coinvolto un appartenente al nucleo familiare (convivente) nel cui ambito vi siano soggetti che abbiano stipulato un mutuo per l’abitazione principale”.

L’accordo vale anche per i lavoratori atipici che si trovino in stato di disoccupazione da oltre 6 mesi. “Quello che abbiamo firmato poco fa è un Protocollo positivo che stavamo aspettando e chiedevamo da mesi” spiega Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della Cgil di Bergamo. “Va incontro alle esigenze dei lavoratori che non ce la fanno a pagare la rata del mutuo perché travolti da mancanza di lavoro, mobilità, cassa integrazione. Per ora lo abbiamo siglato solo con due banche, la Ubi-Banca Popolare di Bergamo e la BCC di Treviglio. Confidiamo nella possibilità di raggiungere un accordo a breve anche col Credito Bergamasco. È bene chiarire, per non creare illusioni dolorose, che nell’accordo le banche si dichiarano disponibili a valutare le richieste dei propri clienti in difficoltà e, quindi, di posticipare il pagamento delle rate. Cioè, non si tratta di un diritto acquisito automaticamente. Ma pensiamo sia, comunque, un primo passo avanti. Altro elemento rimarchevole è che questa volta, dopo alcuni problemi emersi nell’applicazione del Protocollo di dicembre, è già da ora previsto un monitoraggio fatto congiuntamente da banca e sindacati per verificare l’effettiva fruibilità delle proroghe”.

«Si tratta di un importante traguardo – sottolinea Patrizio Fattorini, segretario organizzativo della Cisl di Bergamo - che para gli effetti della crisi economica. Anche in questo caso l’apporto della Cisl è stato decisivo. Con l’accordo siglato nel pomeriggio c’è la possibilità di posticipare il pagamento della rate dei mutui ipotecari concessi per l’acquisto dell’abitazione principale senza l’applicazione di oneri finanziari aggiuntivi a causa di difficoltà economiche indotte dalla perdita del posto di lavoro o da provvedimenti di mobilità o di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e/o in deroga che abbiano coinvolto un appartenente al nucleo familiare (convivente) nel cui ambito vi siano soggetti che abbiano stipulato un mutuo per l’abitazione principale. Un patto che riguarda anche i lavoratori atipici che si trovino in stato di disoccupazione da oltre 6 mesi. Ancora una volta il serrato lavoro di dialogo con le realtà territoriali, dal privato sociale, agli istituti di credito (per ora Ubi-Banca Popolare di Bergamo e la BCC di Treviglio) e la forte determinazione della Camera di Commercio – conclude Fattorini - hanno prodotto un documento che offre un ausilio concreto ai lavoratori che non ce la fanno a pagare la rata del mutuo poiché disoccupati, in mobilità oppure in cassa integrazione. Come sindacato ci attiveremo per garantire la massima diffusione delle previsioni dell’intesa in modo che dalla sua conoscenza i singoli lavoratori e tutte le parti sociali del territorio possano trarre il maggior vantaggio possibile».

Anche la Uil di Bergamo giudica positivamente l’accordo sottoscritto in Ccia tra le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e l’UBI – Banca Popolare di Bergamo e la BCC di Treviglio. In particolare - si legge in una nota del segretario generale Marco Cicerone - «si sottolinea che questo accordo è in continuità con quelli sottoscritti gli scorsi 24 Dicembre 2008 sull’anticipo della Cassa Integrazione e quello del 12 Giugno in cui si garantisce tramite una polizza assicurativa a carico del venditore dell’immobile, la copertura delle rate dei mutui per i lavoratori e le lavoratrici colpiti dalla crisi economica sia attraverso la CIG ordinaria, straordinaria o in deroga, o vittime di licenziamento. Nell’accordo sulla sospensione dei mutui sono coinvolti anche i lavoratori atipici che hanno perso il lavoro da almeno 6 mesi. Con l’accordo odierno si completa un quadro che riguarda quelle famiglie di lavoratori e lavoratrici che un mutuo l’avevano acceso nei mesi o negli anni passati e che a causa della crisi si ritrovano in condizioni di non riuscire ad onorare gli impegni assunti. Nella positività dell’accordo và sottolineato che questo agisce solo per i correntisti di UBI Banca e della BCC di Treviglio, lasciando scoperti da questa iniziativa i lavoratori correntisti c/o altri istituti bancari con cui speriamo nei prossimi giorni di sottoscrivere un analogo protocollo d’intesa».

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