Spirano, chiude la Plaset

Spirano, chiude la PlasetDiciassette esuberi nello stabilimento del gruppo Emerson

La Plaset Spa di Spirano chiuderà a fine settembre. È questo l’intento, confermato ai 17 dipendenti e ai sindacati, dalla società produttrice di motori per elettrodomestici che ha sede a Moncalieri (Torino) e che fa parte del gruppo Emerson Electric. L’avvio della procedura era stato annunciato dalla società il 24 giugno scorso, poi in due incontri successivi con i lavoratori e i sindacati, si era cercato di scongiurare la mobilità per i 17 dipendenti e quindi la chiusura dell’unità produttiva a Spirano. Lo stabilimento apparteneva alla società Imper Spa, del gruppo Crouzet Appliance Controls, che lo aveva ceduto nel 2000 alla Plaset.

«Nel 2000 in accordi verbali a seguito di questo passaggio di proprietà - spiega Elisabetta Giglio dalla Filcea-Cgil - la Plaset aveva assicurato l’intento di mantenere la produzione a Spirano per almeno cinque anni. La riorganizzazione del gruppo a livello europeo e i costi eccessivi di trasporto del prodotto lavorato a Spirano e assemblato a Moncalieri hanno portato ora l’azienda a decidere la chiusura dello stabilimento bergamasco. Rimane la preoccupazione per i 17 lavoratori, molti in età avanzata. Solo cinque di loro riusciranno però, durante il periodo della mobilità, a raggiungere la pensione mentre gli altri dovranno trovare un’altra occupazione. Per tre di loro tra l’altro mancherebbero solo pochi mesi per maturare i requisiti minimi e passare così dalla mobilità alla pensione, ma la società ha confermato la chiusura per fine settembre».

Il gruppo Emerson ha annunciato la settimana scorsa anche la chiusura della ex-Crouzet (da tre anni denominata «Bvm System») di Bollate (Milano) da cinquant’anni in attività nel settore dei timer per lavatrici. Dieci anni fa l’azienda aveva un’unità produttiva anche a Zingonia, ma nel 1994, a seguito del passaggio alla Emerson fu presa la decisione, per ridurre i costi di produzione, di abbandonare il territorio bergamasco, dove erano occupate allora una settantina di persone, accorpando tutti i reparti a Bollate.

(20/07/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA