Taglio vitalizi, bocciato ricorso di Bonfanti
Il giudice: «Riduzione sopportabile»

La prima sentenza in materia pronunciata dal Tribunale di Milano, che ha respinto le rimostranze dell’ex consigliere regionale bergamasco e gli ha anche addebitato le spese processuali.

«Riduzione sopportabile, proporzionale, efficace e non discriminatoria» È con queste motivazione che il Tribunale di Milano ha rigettato un ricorso presentato dall’ex consigliere regionale socialista Claudio Bonfanti, bergamasco, contro il taglio del 10% dei vitalizi stabilito nel 2014 da una legge regionale. Ne dà notizia il quotidiano «Repubblica»

La sentenza non è di poco conto, perché è la prima in questo campo e farà quindi da punto di riferimento anche sugli altri ricorsi simili. Il giudice ha inoltre condannato Bonfanti a pagare alla Regione e al Consiglio regionale le spese per il processo, 4.500 euro.

Nel suo ricorso, l’ex consigliere Bonfanti aveva sostenuto «di aver versato per dieci anni il contributo obbligatorio per la corresponsione dell’ assegno vitalizio e che, dal 1995, cessata la carica al Pirellone , una volta maturato il requisito previsto dalle legge del 1983, aveva conseguito il diritto al trattamento di quiescenza» . Lamentava quindi che dal novembre 2014 e fino a l dicembre 2018 l’assegno mensile fosse stato ridotto di 220 euro, sostenendo l’illegittimità costituzionale della misura.

Perché, a suo dire, il contributo di solidarietà introduceva una « modifica nettamente peggiorativa di diritti definitivamente acquisiti, senza alcun reale e comparabile beneficio in favore delle finanze regionali. Il Tribunale gli ha dato torto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA