Terzo trimestre di Ubi Banca:
«Si vede lieve miglioramento»

Ubi Banca ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 101,9 milioni, in calo del 54,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel solo terzo trimestre, l’utile si è attestato a 49 milioni, in miglioramento rispetto ai 26 milioni del secondo trimestre ma in discesa del 22,5% rispetto allo stesso periodo 2012.

Ubi Banca ha chiuso i primi nove mesi del 2013 con un utile netto di 101,9 milioni, in calo del 54,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel solo terzo trimestre, l’utile si è attestato a 49 milioni, in miglioramento rispetto ai 26 milioni del secondo

trimestre ma in discesa del 22,5% rispetto allo stesso

periodo 2012.

Tornando ai nove mesi, i proventi operativi sono scesi del 5,7% a 2,49 miliardi, con margine di interesse a 1,3 miliardi (-10,7%) e commissioni nette a 888 milioni (+1,8%). In discesa del 5,3% a 1,6 miliardi gli oneri operativi, per un rapporto cost/income al 64,5%. Sul fronte della solidità patrimoniale, il gruppo ricorda di essere «da tempo» in linea con i requisiti di Basilea 3, con un common equity stimato sopra il 10%. Ad oggi il core tier 1 e’ al

12,5%.

Nei primi nove mesi del 2013 le rettifiche su crediti sono salite a 576,6 milioni dai 494,7 dello stesso periodo 2012, portando il costo del credito annualizzato a 86 punti base da 70. Quanto agli aggregati patrimoniali, la raccolta diretta si è attestata a 92,8 miliardi (-3,7%), a fronte di impieghi verso clientela a 89,8 miliardi (-1,6%). Ubi segnala di aver registrato nel periodo “i primi timidi segni di leggero miglioramento nelle nuove erogazioni nel settore dei mutui a privati (+40,2% rispetto al terzo trimestre 2012) e in quello dei crediti a medio lungo termine alle piccole imprese (+3,3%). Lo stock di crediti deteriorati lordi è salito a 12,4 miliardi dagli 11 di fine 2012. L’esposizione del gruppo verso la Bce rimane invariata a 12 miliardi, in virtù della partecipazione alle aste Ltro.

Ubi Banca prevede per il quarto trimestre dell’anno «un ulteriore lieve miglioramento del margine d’interesse, anche grazie ad un’equilibrata struttura finanziaria che ha consentito una politica di attenta gestione delle componenti di funding a costo piu’ elevato e a minore stabilità». È quanto si legge nel comunicato sui risultati di bilancio. «Si prevede - prosegue la nota - una buona tenuta dell’apporto commissionale, che tra l’altro beneficerà delle commissioni di performance della sgr» e «si conferma anno su anno il contenimento degli oneri operativi».

Le recenti evoluzioni dei mercati finanziari permettono inoltre «di prevedere una evoluzione positiva dell’andamento del risultato della finanza di gruppo nel quarto trimestre, che dovrebbe sostanzialmente compensare il maggior costo del credito derivante dal ritardo della ripresa economica».

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