Ubi, non scontato il sì a Intesa
Massiah ai dipendenti: è una proposta

Si riuniranno nella mattinata di giovedì 20 febbraio a Bergamo gli «azionisti di riferimento» Ubi aderenti al Car, il patto di consultazione costituito il 19 settembre scorso.

Quella di Intesa Sanpaolo «è solo una proposta» e prima «di diventare progetto» deve «passare attraverso un complesso, e per nulla scontato, iter autorizzativo delle autorità vigilanti e di approvazione da parte delle assemblee». Quindi, è «molto presto per trarre considerazioni». È quanto ha scritto, tra le altre cose, il consigliere delegato di Ubi Banca Victor Massiah, in una lettera inviata ai dipendenti per spiegare la situazione sull’Offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa su Ubi.

Intanto mercoledì 19 febbraio a Milano si è riunito il consiglio di amministrazione di Ubi sotto la presidenza di Letizia Moratti. Il consiglio ha «visionato la comunicazione relativa all’offerta di Intesa Sanpaolo» e quindi «ha conferito delega» al consigliere delegato Massiah, «di nominare gli advisor finanziari e legali che assisteranno il Gruppo nello svolgimento delle attività di valutazione delle informazioni finora rese pubbliche, del documento di offerta una volta disponibile, con le alternative possibili». Leggi le analisi nell’edizione de L’Eco di Bergamo di giovedì 20 febbraio.

Si riuniranno nella mattinata di giovedì 20 febbraio a Bergamo gli «azionisti di riferimento» Ubi aderenti al Car, il patto di consultazione costituito il 19 settembre scorso. La riunione è stata fissata alle 10 al Palazzo del Monte, quartier generale bergamasco della famiglia Bosatelli.

Il patto di consultazione aggrega il 17,8% del capitale sociale ed è composto da Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Polifin Spa e famiglia Bosatelli, Next Investment Srl (famiglia Bombassei), P4P Int e famiglia Pilenga, Radici Group e famiglia Gianni Radici, Scame Spa e famiglia Andreoletti e Upifra Sa (famiglia Beretta).

I grandi azionisti esamineranno la situazione e tutte le opzioni possibili sulla base dei documenti a disposizione e dopo che ieri il consiglio di amministrazione di Ubi ha deciso di conferire la delega al consigliere delegato per la nomina degli advisor finanziari e legali che assisteranno la banca in una valutazione complessiva della proposta. Intanto, però, l’offerta completa e formale non c’è ancora e dovrebbe essere depositata in Consob entro il 7 di marzo. È probabile dunque che il Car si limiti ad un primo esame e non è neppure escluso che prenda in considerazione l’ipotesi di avvalersi di consulenti per esaminare l’offerta e le strade possibili da percorrere. Il patto di consultazione è guidato dal presidente Armando Santus, e dai membri del comitato di presidenza Giandomenico Genta (che è anche presidente della Fondazione Crc) e Mario Cera. Il Car è nato come sede di confronto tra significativi soci istituzionali e industriali di Ubi Banca, anche in relazione alle scelte strategiche.

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