Ubi più internazionale nelle quote
Silchester e BlackRock ai primi posti

A due giorni ormai dall’assemblea di Ubi,che riunirà i soci sabato dalle 9,30 in Fiera a Bergamo, emerge uno spaccato più dettagliato di quello che è oggi l’azionariato della banca.

È noto, infatti, che ormai più del 40% del capitale della banca è in mano ai fondi istituzionali d’investimento. La quota è andata via via crescendo nel tempo: ad agosto del 2007, pochi mesi dopo la nascita di Ubi, costituita ad aprile di quell’anno, si attestava appena sopra il 20%. In otto anni, quindi, è praticamente raddoppiata.

Segno dell’interesse e dell’attenzione che la banca ha saputo raccogliere nel mondo finanziario anche in questi anni turbolenti, come ha evidenziato il presidente del consiglio di gestione, Franco Polotti, anche nei recenti incontri con i soci che si sono tenuti a Milano, Bergamo e Brescia in vista dell’appuntamento di sabato.

I nomi noti sono quelli che emergono dal bilancio perché superiori al tetto del 2%. Il fondo Silchester International Investors è l’azionista di maggior peso con una quota del 4,903%. Fra l’altro, Silchester è anche socio. Così come le due Fondazioni che partecipano al capitale di Ubi: la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo con il 2,23% e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia con una quota attorno all’1,9%. Ai primi posti c’è anche BlackRock, la più grande società d’investimento del mondo, che stando agli ultimi aggiornamenti Bloomberg ha il 2,47%.

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