Melgotto di Gandino
Arriva il mulino

“Chi va al mulino si infarina”. Ha piacevoli effetti collaterali a Gandino il progetto di valorizzazione del Mais Spinato. E'arrivato infatti un mulino consortile a pietra, presso il quale i coltivatori del “melgotto” potranno macinare il mais prodotto in paese. Un passo importante per completare la filiera, reso possibile dalla disponibilità di un locale messo a disposizione dal Comune presso Palazzo Giovanelli. I volontari in collaborazione con gli Alpini assicureranno la macinatura ogni mercoledì e sabato dalle 14 alle 17.

Nelle scorse settimane hanno avuto pieno successo “I giorni del Melgotto”, organizzati dalla Pro Loco e dedicati alla varietà tipica selezionata dal CRA MAC di Stezzano. Alcuni semi del Mais Spinato sono stati inviato l'anno scorso alla Banca del Seme di Pavia e a quella che in Norvegia conserva i sempi delle varietà tipiche sotto i ghiacci delle Isole Svlabard. In piazza Vittorio Veneto turisti e ragazzi hanno scartocciato le pannocchie, accompagnati dalle note del baghèt, suonato dal gruppo guidato da Pietro Carisio “Picapiva”.

Fabio Rinaldi del Gruppo Campanri ha presentato le antiche campanine appartenute a Quirino Picinali e si è esibito al vibrafono. Da sottolineare un importante atto formale: la firma ufficiale, apposta dai componenti della Commissione comunale guidata da Antonio Rottigni, del protocollo che disciplina la salvaguardia del Mais Spinato e conferisce ai prodotti da esso derivati il marcio De.Co., una Doc comunale ideata nel 1999 dall'enologo Luigi Veronelli.

Nei giorni di festa immancabili le degustazioni a base di Biscotto Melgotto e Spinata “meglio di una pizza più buona di una piadina”. E' stata presentata l'iniziativa del Distretto del Commercio “Le Cinque Terre della Val Gandino”, che propone in quindici ristoranti della Val Gandino un particolare menu turistico, con specialità tipiche a prezzo determinato.

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