Amici del Moscato
Serata a Sant'Omobono

Serata particolarmente felice, l'ultima prima delle ferie d'agosto, al ristorante Posta di Sant'Omobono Terme, organizzata dall'Associazione Produttori e Amici del Moscato – Scanzorosciate (oltre 400 soci, presidente Frida Tironi, vice il sommelier Renato Rovetta).

Serata particolarmente felice, l'ultima prima delle ferie d'agosto, al ristorante Posta di Sant'Omobono Terme, organizzata dall'Associazione Produttori e Amici del Moscato – Scanzorosciate (oltre 400 soci, presidente Frida Tironi, vice il sommelier Renato Rovetta).

Felice per almeno quattro motivi: la frescura della serata a Sant'Omobono Terme; la bontà del menù preparato da Milla Frosio, titolare con la sorella Luisa del «Posta» di Sant'Omobono; la qualità dei vini dei soci produttori (cantine La Brugherata, Savoldi, Eligio Magri); la presentazione del romanzo «Sex and the wine», presente l'autrice Francesca Negri. Cominciamo da quest'ultima. Trentaseienne, piena di energica vitalità e voglia di capire e gustare a fondo il mondo dell'enogastronomia, trentina di origine e sposata a un bergamasco, la giornalista Francesca Neri – che divide le settimane tra Trento, Bergamo e i viaggi di piacere-lavoro tra ristoranti, cantine e produttori artigianali di specialità alimentari – ha presentato il suo ultimo libro premiato a Santo Stefano Belbo al concorso letterario dedicato alla memoria di Cesare Pavese.

«Sex and the wine» racconta le esperienze di cinque amiche che formano una sorta di “Club delle degustatrici”, tra molti assaggi, amicizie, amori, niente di pruriginoso ma un nuovo modo di emancipazione femminile all'insegna del vino. Negri è anche autrice del sito www.geishagourmet.com.

La cucina di Petronilla Frosio (che è anche presidente dei ristoratori Ascom Bergamo) ha ancora una volta confermato la sua visione del gusto tra tradizione e innovazione: ottimo il flan di zucchine con il loro fiore ripieno di scamorza, che ben si è abbinato al Vermiglio 2010 dell'azienda La Brugherata dell'avvocato Paolo Bendinelli, un rosso Igt Bergamasca tagliato a freddo con 90% di Moscato di Scanzo (non passito ovviamente) e 10% di Valcalepio Rosso (Merlot e Cabernet). Sono seguiti i garganelli con ragù di guancia e peperoni, ben equilibrati nei sapori, quindi le tradizionali ma oggi inconsuete polpette di coniglio servite con finferli e crema di polenta. Altri vini in degustazione il Valcalepio Rosso 2008 Lyr di Eligio Magri e l'Andrea 2009 dell'azienda Savoldi (anche qui il 90 per cento di Moscato di Scanzo da uve non passite, con l'aggiunta di Cabernet Sauvignon, il tutto messo in botte per 12 mesi). Si è chiuso con il Moscato di Scanzo 2007 Doge de La Brugherata servito con una ganache al cioccolato ripiena di passata di lamponi e pepe rosa, preparazione della pasticceria Omar di Boltiere e infine la zuppetta di pesche con gelato all'amaretto (anche in questo caso un ritorno alla cucina delle nonne, tanto cara alla tradizione Frosio).

Roberto Vitali

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