«BereBergamo», non solo salamelle...

Non ce ne vogliano gli amanti delle sagre, ma BereBergamo rappresenta qualcosa di più e di diverso dalle tradizionali kermesse estive che impazzano ovunque. Si tratta di un evento legato al gusto e alle tipicità della terra bergamasca, nato e cresciuto all'insegna della territorialità dei prodotti e delle bellezze da valorizzare.

Qui, attorniati da affreschi d'autore e da alberi secolari, si cena partendo dai cubetti di formagella in crosta di riso con salsa di sottobosco, si passa dal crostone di pane Garibalda (quello di Giacomo Zucca) con carne salada ai rigatoni in salsa di funghi e ragù, arrivando allo stracotto d'asino con polenta di Mais Spinato di Gandino. Lo zabaione di chiusura è, ovviamente a base di passito della Valcalepio, i cui vini la fanno ovviamente da padroni.

Al bando insomma braciole e salamelle e viva Sapori Seriani e «made in Berghèm», quello che senza troppi proclami presenta sotto la cenere la «brasca» di prodotti unici, tanto per parafrasare il motto caro a Gioppino. Forse non è un caso che dal Santuario della Trinità di Casnigo, nelle giornate serene, si possano vedere distintamente le guglie del Duomo di Milano, dove nel 2015 l'Expo accenderà i riflettori su cibo e tipicità territoriali. «Bergamo in tavola» può guardare lontano, basta crederci con il giusto appetito.

Giambattista Gherardi

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