Sfida del gusto fra gli agriturismi
Trionfa «Alle Baite» di Branzi

La terza edizione del Concorso gastronomico «Il piatto di Campagna Amica» organizzato da Terranostra-Coldiretti ha visto la partecipazione di dieci aziende agrituristiche associate a Terranostra che si sono impegnate nella preparazione del miglior «primo piatto». La gara si è svolta nella sede dell’Abf di via Gleno a Bergamo.

Difficile anche quest’anno è stata l’assegnazione della «Pentola d’oro» messa in palio da Pentole Agnelli di Lallio. Dopo una attenta valutazione, la giuria ha premiato i «Maltagliati di farina di castagne» dell’Agriturismo Alle Baite di Branzi. Si tratta di una rivisitazione dei pizzoccheri valtellinesi, utilizzando materie prime tipiche della Val Brembana come il formaggio di Branzi di media stagionatura, le patate di Carona, il burro di malga, coste bianche e farina di castagne. La titolare dell’agriturismo (e cuoca) è Roberta Ceruti, con la collaborazione dei genitori Silvano e Lucia.

Altri premi minori sono stati assegnati. Il miglior piatto creativo è stato giudicato «I ravioli della nonna» (ripieno con provola affumicata, ricotta di pecora e cime di rapa) dell’Agriturismo Tenuta i Laghetti di Telgate. Il premio per il piatto con il miglior legame con il territorio è stato assegnato a pari merito all’Agriturismo La Grande di Misano Gera d’Adda per il piatto «I quadrati di pasta ripiena» (ravioli quadrati con ripieno di radicchio, taleggio e salsiccia) e all’agriturismo «Molino dei Frati» di Trescore Balneario per «Il nido dell’anatra» (tagliatelle con ragù di anatra).

Piatto più originale tra quelli presentati in concorso è stato giudicato il «Gratinato di cornagì e polenta ègia» dell’agriturismo Ferdì di Lenna. I cornagì sono in dialetto un’erba di montagna che si trova in Valle Brembana. I piatti vincitori, come tutti i piatti partecipanti al concorso, saranno proposti in menu domenica 22 marzo nei rispettivi agriturismo. La premiazione è avvenuta nell’agriturismo «Al Robale» di Alexandra Herman di Almenno San Bartolomeo, vincitrice della Pentola d’Oro dello scorso anno. Il concorso si propone di valorizzare la cucina legata alle tradizioni e alla cultura bergamasca realizzata esclusivamente con materie prime a chilometro zero e al tempo stesso di stimolare le aziende agrituristiche a proporre una cucina sempre più curata e creativa, capace di fare sintesi tra modernità e tradizione.

«Le nostre aziende – sottolinea Lucia Morali presidente di Terranostra Bergamo – ospitano una clientela sempre più esigente e attenta ai dettagli che caratterizzano l’attività agrituristica anche in cucina. Con questo concorso intendiamo rafforzare il legame tra i piatti che proponiamo e il territorio in cui operiamo, mettendo però in evidenza anche la cura e l’attenzione che riserviamo ai nostri menù».

In provincia di Bergamo gli agriturismo sono diventati in pochi anni ben 150, di cui oltre la metà associati a Terranostra di Coldiretti. «Il nostro impegno – ha detto il presidente Coldiretti, Alberto Brivio – è anche di quello di creare un circolo virtuoso tra gli agriturismo e i produttori di Campagna Amica, così che le materie prime non prodotte direttamente in agriturismo arrivino, a chilometro zero, da aziende agricole sempre bergamasche e sempre riferite a Coldiretti. È stata una vera soddisfazione vedere le aziende agrituristiche mettersi in gioco e dare prova di modernità e fantasia senza mai dimenticare la propria storia e le proprie radici. Con questo concorso hanno dimostrato di essere una parte dinamica e vitale della filiera agricola tutta italiana, una parte importante che ogni giorno custodisce e promuove i valori immateriali ma distintivi della nostra agricoltura».

Le altre cinque aziende agrituristiche che hanno partecipato all’iniziativa sono: I Due Merli di Zanica, Al Robale di Almenno San Bartolomeo, Scuderia della Valle di Valsecca, Casa Eden di San Giovanni Bianco, La Cascina dei Prati di Credaro.

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