Bergamaschi alla Maratona di New York
La spedizione guidata da capitan Ghidotti

Domenica 3 novembre si disputa la 49ª edizione. Nella pattuglia orobica anche il cinquantasettenne di Azzano che macina chilometri per combattere il Parkinson.

Le scarpe da running e il kit di abbigliamento sono già in valigia, il passaporto in saccoccia, si vola a New York. Mancano quattro giorni alla 49ª edizione della maratona più famosa al mondo, a cui parteciperà anche un plotoncino di runner orobici. La gara che due anni fa fece conoscere al mondo Sara Dossena stavolta poteva essere quella di Yassine Rachik. Invece, un problema all’anca sopraggiunto nel corso dei Mondiali di Doha ha costretto il ventiseienne italo-marocchino di Cividino di Castelli Calepio ad alzare bandiera bianca. Il ruolo di capitano della spedizione Bg, passa di diritto a Stefano Ghidotti, la cui partecipazione vale platino sotto il profilo simbolico. Sette anni dopo l’ultima volta, l’odontotecnico con studio ad Azzano San Paolo, 57 anni, tornerà a cimentarsi sulla distanza di Filippide come non capita da Valencia 2012. In mezzo, per lui, c’è stata la diagnosi del morbo di Parkinson, nemico invisibile che sta provando a rallentare attraverso lo sport.

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