Orio al Serio, pista e velivoli più sicuri
Il primo scalo italiano con «letto d’arresto»

I lavori inizieranno a settembre 2020 e si concluderanno nel giro di un mese. Il «letto d’arresto» ha «la capacità di ridurre fortemente gli effetti prodotti sui passeggeri, sull’equipaggio e sugli stessi velivoli durante un evento di fuoriuscita dalla pista».

L’aeroporto di Orio al Serio sarà il primo scalo nazionale e il terzo in Europa dopo Zurigo e Madrid a disporre di un «letto d’arresto», un sistema di sicurezza innovativo che, spiega una nota di Sacbo - la società che gestisce l’aeroporto - ha «la capacità di ridurre fortemente gli effetti prodotti sui passeggeri, sull’equipaggio e sugli stessi velivoli durante un evento di fuoriuscita dalla pista».

Il sistema è costituito da strati di materiale a bassa densità «in grado di determinare una forza decelerante su entrambi i carrelli, di entità tale da provocare la progressiva dissipazione dell’energia cinetica posseduta dal velivolo al termine della pista - prosegue la nota -. Il posizionamento del letto di arresto si inserisce nell’ottica del continuo miglioramento degli standard di sicurezza dello scalo, con priorità di realizzazione sul lato ovest della pista», ovvero il lato opposto rispetto alla linea d’atterraggio.

In seguito un analogo letto d’arresto verrà realizzato anche sul lato est. Sacbo ha già pubblicato il bando di gara europeo: il costo ammonta a 9,3 milioni di euro. I lavori inizieranno a settembre 2020 e si concluderanno nel giro di un mese.

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