Ryanair non cede: niente risarcimenti
I consumatori pronti alla battaglia

Dopo la giornata calda di mercoledì, giovedì all’aeroporto di Orio al Serio è tornata la normalità, ma c’è da scommettere che le conseguenze della protesta che mercoledì ha lasciato a piedi 7 mila passeggeri, in partenza e in arrivo da Orio, si protrarranno per i prossimi mesi, fino probabilmente alle aule dei tribunali.

La questione risarcimenti è sulle bocche dei viaggiatori, ma è una questione che per Ryanair non si pone neppure, come aveva già dichiarato alla vigilia dello sciopero. «Ryanair opera in conformità con quanto previsto dalla normativa EU261 (la stessa che prevede risarcimenti in denaro per i voli cancellati o in ritardo, ndr), tuttavia – dice l’azienda – poiché queste cancellazioni sono state causate da circostanze straordinarie, la compensazione non è prevista. Secondo la normativa EU261 la compensazione pecuniaria non è dovuta quando il sindacato agisce in modo ingiustificato e le cancellazioni o ritardi sono totalmente al di fuori del controllo della compagnia aerea» e la nota della compagnia.

Contrarie le associazioni dei consumatori, che hanno già iniziato a ricevere le richieste di risarcimento da parte dei viaggiatori. «La compagnia farà senz’altro ostruzionismo – avverte Adiconsum – noi intanto riceviamo le richieste e portiamo avanti i dossier; vedremo poi cosa ci risponderanno. Certo, lo sciopero era ampiamente prevedibile e la compagnia avrebbe dovuto organizzarsi». Tra le associazioni territoriali dei consumatori, prevale però la prudenza.

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