«Sea-Sacbo, Milano blocca tutto»
La replica: non è vero, siamo pronti

Botta e risposta tra il presidente della Regione Maroni e il sindaco di Milano, Pisapia.

«Noi siamo pronti, le società mi pare siano disponibili, il problema e’ che il Comune di Milano non ha ancora deciso e neppure fatto il bando per l’advisor e questo blocca tutto». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa con il ministro del Lavoro Poletti, circa l’interessamento di Palazzo Lombardia ad entrare nella nuova società che dovrebbe nascere da Sea e Sacbo.

«Non sta a noi definire se sarà una fusione, una newco o altro», ha sottolineato il Governatore, ribadendo che la Regione «vuole essere protagonista per la regia del sistema aeroportuale lombardo. Questo - ha messo in evidenza - vuol dire, non solo occuparsi degli scali, ma garantire che le infrastrutture che li collegano al territorio siano potenziate». Nella lettera d’intenti sottoscritta nei giorni scorsi dalle due società, la data limite per l’approvazione del matrimonio tra Sea e Sacbo, con assemblee straordinarie e adozione delle relative delibere è fissata per il 30 giugno 2016.

Ma il sindaco di Milano, Giuliani Pisapia, non ci sta, e rimanda al mittente le accuse: «Non c’è nessun blocco né tantomeno un’avversità alla fusione tra Sea e Sacbo, ma anzi esattamente il contrario. Il Comune è stato il primo a pensare ad una fusione tra Sea e Sacbo, che consideriamo utile al sistema aeroportuale dell’area metropolitana milanese e della Lombardia oltre che alla stessa Sea. Lo dimostra il fatto che abbiamo approvato da tempo una delibera per la scelta di un advisor che individui le modalità migliori per l’attuazione di questa fusione».

La pubblicazione del bando «come si dovrebbe sapere, era vincolata all’approvazione dell’assestamento di bilancio, avvenuta due giorni fa», ha concluso il sindaco.

Dall’eventuale intesa nascerà il secondo polo aeroportuale italiano, capace di controllare gli scali di Malpensa, Linate e Orio al Serio. La milanese Sea è controllata al 54,8% dal Comune di Milano, per il restante 44,3 dal fondo d’investimento F2i . Sea a sua volta detiene già il 30,98% di Sacbo, società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio. Le altre quote sono così distribuite: Ubi Banca 17,9%, Comune di Bergamo 13,8%, Camera di Commercio 13,2%, Provincia di Bergamo 13,2%, Credito Bergamasco 6,9%, Italcementi 3,2%, Confindustria 0,59, Aeroclub Taramelli 0,01.

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