Orio, targa taroccata per sostare gratis
Denunciato il gestore di un parcheggio

Targhe diverse sul lato posteriore e anteriore di una navetta che accompagnava i turisti a un parcheggio lontano dall’aeroporto: così l’uomo riusciva a eludere il lettore automatico dell’area di sosta evitando di pagare il ticket.

La polizia di Stato in servizio presso l’ufficio di Orio al Serio nella mattinata di venerdì 8 novembre provvedeva, tramite personale dipendente, a controllare un furgone adibito a navetta passeggeri nel parcheggio denominato P1. Il mezzo aveva attirato l’attenzione degli agenti perché il numero riportato sulla targa anteriore differiva da quello posteriore: il primo iniziava per E e il secondo per F.

Il conducente veniva identificato come G.R., 55 anni, residente in provincia di Milano, di nazionalità italiana, amministratore delegato di una società di parcheggio che opera dei pressi dello scalo aeroportuale. Il mezzo adoperato, intestato ad altra società, è stato noleggiato, e veniva utilizzato per il trasporto di passeggeri che fruivano di un parcheggio remoto all’aeroporto. Le indagini hanno rivelato che il primo carattere della targa anteriore era stato alterato mediante l’accorta e minuziosa apposizione di una striscia di nastro nero che lo mutava da F a E.

La tecnica utilizzata era finalizzata a evitare il pagamento del ticket di parcheggio. L’area di sosta denominata P1, prospiciente l’aerostazione, consente l’ingresso e la permanenza gratuita per un periodo di dieci minuti, ripetibile per tre volte nell’arco della giornata. Con l’alterazione della targa anteriore la navetta in argomento riusciva a eludere il lettore automatico di targhe posto all’uscita del parcheggio raddoppiando, di fatto, la possibilità di soste. Di questo stratagemma è stato sospettato il conducente e gestore del parcheggio, il quale, alla contestazione dei fatti, non ha saputo dare spiegazioni e quindi è stato indagato per falsificazione, alterazione, manomissione di targhe, per falsità materiale commessa dal privato, per contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione o certificazione e infine per truffa ai danni della società che gestisce il parcheggio dell’aeroporto. Le targhe, asportate dal veicolo sottoposto a fermo amministrativo, sono state sottoposte a sequestro penale ai fini della confisca.

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