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Domenica 09 Giugno 2013
I numeri del sondaggista...
portano in Svizzera e in Tunisia
di Giorgio Gandola
Giocando con i numeri primi (e anche con i decimali) non ha vinto il premio Strega, ma è arrivato in Svizzera via Tunisia. Avventurosa la vita di Renato Mannheimer, presidente dell'Ispo (Istituto studi sulla pubblica opinione), sondaggista di Porta a Porta.
Giocando con i numeri primi (e anche con i decimali) non ha vinto il premio Strega, ma è arrivato in Svizzera via Tunisia. Avventurosa la vita di Renato Mannheimer, presidente dell'Ispo (Istituto studi sulla pubblica opinione), sondaggista di Porta a Porta, che incasellando gli italiani dentro categorie economiche e sociali si è creato fama e prestigio.
Ora i magistrati di Milano stanno cercando di incasellare lui, o meglio i suoi affari liquidi e sfuggenti. Il pool del procuratore Francesco Greco due mesi fa lo ha indagato per associazione a delinquere finalizzata a frode fiscale e gli contesta la costruzione di un sistema di fatture per operazioni inesistenti al fine di ottenere risparmi fiscali, che conduce a società con sede in Svizzera e in Tunisia.
La difesa del professore è sempre stata decisa: «Non so nulla di questi reati». Ora si scopre che secondo i pm, Mannheimer nel 2009 avrebbe fatto rientrare in Italia dieci milioni di euro avvalendosi dello scudo fiscale; così per capire l'ordine di grandezza del suo business in movimento, determinato da clienti importanti come la presidenza della Repubblica, la presidenza del Consiglio, l'Eni, le Poste, le banche.
Era il periodo nel quale il paffuto sondaggista di prima serata ci faceva scoprire che «l'80% degli italiani sarebbe a favore di un'imposta patrimoniale». Lui, con i conti all'estero, evidentemente no. Era il periodo nel quale scriveva libri dal titolo: «L'Italia dei furbi». Sottotitolo: «Un paese di individualisti in cerca di protezione». Praticamente un'autobiografia.
Giorgio Gandola
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